Si è spento nella notte all’ospedale di Asti dopo un malore che lo ha colpito ieri sera nella sua abitazione. Luigi Garrone, 101 anni compiuti poco più di un mese fa, ha chiuso così le pagine del giornale della sua lunga vita.
Decano dei giornalisti astigiani, anzi piemontesi, Luigi è stato un collega in attività fino a pochi anni fa. Un uomo in cui la forza, la lucidità, la voglia di lavorare e seguire notizie ha sempre vinto sulla sua età anagrafica.
Quest’anno aveva raggiunto anche i 75 anni di iscrizione all’Albo.
Un uomo profondamente mite e buono, generoso e solare, ha segnato anche pagine importanti della Resistenza astigiana nel suo ruolo di partigiano. Nei suoi libri ha restituito alle generazioni successive i suoi ricordi di gioventù. Dirigente della Way Assauto, ha sempre affiancato a quel lavoro quello del giornalista.
Nel raggiungere la sua amatissima Lina (da lui bonariamente soprannominata “Thatcher”) lascia i figli Giorgio e Paolo con le rispettive famiglie cui vanno le condoglianze più sentite di tutta la redazione de La Nuova Provincia.
Il rosario sarà recitato domani, lunedì, alle 19 nella chiesa di San Pietro dove si terrà il funerale martedì alle 15.