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Sergio Miravalle con Piero Cotto
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I giovani raccontano la nostra storia: consegnate le 14 borse di ricerca “Luciano Nattino” alla presentazione di Astigiani

Il cantante Piero Cotto si racconta nel “Confesso che ho vissuto”. Anticipati i progetti per il Bosco degli Astigiani e “la voce” dei platani di corso Savona

C’è un albero di Natale sulla copertina di Astigiani numero 49, se ne sta sullo sfondo mentre in primo piano è acceso un gigantesco fujot. Con il ricordo di uno dei momenti simbolo del recente Bagna Cauda Day si apre la rivista nella sua edizione di dicembre, presentata ieri – mercoledì 18 dicembre – nell’aula magna di Astiss – Polo Universitario di Asti.

Piercarlo Grimaldi, presidente dell’Associazione Astigiani, ha salutato il pubblico che riempiva la sala e ha accennato al tema del suo editoriale, incentrato proprio sulla bagna cauda e sul “sacro dissidio” con il tartufo bianco. Il direttore della rivista Sergio Miravalle ha ricordato come Astigiani porterà avanti con studi e ricerche un progetto per dossier che riconosca la bagna cauda come patrimonio Unesco immateriale dell’umanità, proprio come è avvenuto con la raccolta del tartufo.

Miravalle ha ricordato che, grazie ai proventi del Bagna Cauda Day, l’Associazione Astigiani dal 2017 a oggi ha versato oltre 116 mila euro in concrete iniziative di solidarietà.

«Trentamila euro – ha aggiunto – saranno destinati alla realizzazione del Bosco degli Astigiani in località Viatosto, che ha fatto un passo avanti con la scelta dei tre progetti vincitori del concorso di idee indetto dal Comune di Asti.» Le tre proposte sono pubblicate sulla rivista.

Restando sul tema del verde urbano, Astigiani ospita un racconto di Antonio Catalano che immagina cosa direbbe, se potesse prendere parola, uno dei sette platani dell’ex mulino di corso Savona minacciati di abbattimento. «Ci siamo schierati come tanti altri astigiani per il loro salvataggio e su questo non molliamo, richiamiamo l’attenzione dell’amministrazione comunale a cui spetta la scelta definitiva», ha sottolineato Miravalle.

La presentazione è proseguita sfogliando le pagine dedicate ai servizi. La rivista si apre con un ampio servizio dedicato ai trent’anni dall’alluvione del 1994, arricchito da un approfondimento sul precedente evento del 1948, curato da Laura Dellapiana dell’Archivio di Stato. Sul tema, la rivista contiene anche un eccezionale racconto inedito di Gian marco Griffi, autore del fortunato romanzo “Ferrovie del Messico”.

Proseguendo, Astigiani ricorda gli 80 anni della Repubblica Partigiana dell’Alto Monferrato e offre un sorprendente sguardo su ciò che avrebbe potuto essere piazza Alfieri, se avesse avuto seguito il progetto di un nuovo Municipio proposto nel 1948 dal sindaco Felice Platone.

Gino Anchisi, studioso del pensiero di Cavour, ha invece presentato il suo articolo che tratteggia la figura di Adele di Sostegno: «Una protofemminista che ha sognato la tutela dei paesaggi vitivinicoli ben prima che esistesse l’Unesco». Il pubblico ha quindi salutato con un applauso Carla Forno, direttrice della Fondazione Centro Studi Alfieriani, che su questo numero ha firmato un servizio sulle passioni e le abitudini gastronomiche di Vittorio Alfieri.

Ospite della presentazione il cantante Piero Cotto, protagonista del “Confesso che ho vissuto” in cui racconta ad Astigiani una lunga carriera e tanti incontri musicali. Al pubblico intervenuto ad Astiss ha raccontato anche la recente avventura televisiva a “The Voice Senior” e accennato alcune parole di “Occhi negli occhi”, la nuova canzone a cui sta lavorando insieme alla moglie, la cantante Beatrice Dalì.

Tra le rubriche pubblicate su questo numero della rivista, “Tracce di” ricorda Ernesto Abate, vicebrigadiere dei carabinieri freddato nel 1938 per essersi opposto a una banda di malviventi. «In famiglia si è sempre parlato di “barba” Ernesto – ha detto una delle discendenti – abitiamo ancora nella sua casa di Serravalle, mio marito tutte le sere dà la carica al suo orologio.»

Toccante anche l’intervento ad Astiss di Francesco Marzo, che da 50 anni continua a rivedersi insieme a tutti gli ex compagni di scuola. Su Astigiani il racconto dei loro ritrovi, due volte all’anno: «Ai nostri incontri partecipano anche tre professori di allora, sembra di essere ancora tra i banchi come allora».

Conclusa la presentazione della rivista, sono stati chiamati sul palco gli autori delle 14 ricerche premiate con 500 euro ciascuna nell’ambito delle Borse di ricerca “Luciano Nattino”. Al fondo contribuiscono quattro storiche cantine astigiane, Bava, Braida, Cascina Castlet e Coppo, insieme ad Asti Agricoltura. Questi i nomi degli autori e delle classi cui viene assegnata la Borsa di Ricerca 2024 e i titoli dei temi presentati. Ognuno dei vincitori ha raccontato in breve le motivazioni della loro ricerca:

Roberta Vergagni

Illustri astigiani affascinati dal Giappone

Alessia Del Grosso

Bagna Cauda Day: una tradizione gastronomica postmoderna

Alberto Veglio

Le bande e i Partigiani del Moncalvese

Santina Cela

Venire da lontano: storia di una famiglia albanese e il processo di integrazione ad Asti

Associazione Fra Guglielmo Massaia

C’era una volta il cinema… a Piovà

Marco Tamagnone

Una storia d’amore interrotta dalla pazzia della guerra ma durata“per sempre”

Eugenio Carena

Giacomo Bove, un piemontese ai confini del mondo, tra cuore di tenebra e i misteri della jungla nera

Jacopo Morra

Carlo Nebiolo, da Piazzale Loreto a Monicelli

Giuseppe Licciardi

La figura del dottor Salvatore Ottolenghi, pioniere e inventore astigiano delle impronte digitali

Classe 5 SA del Liceo Scientifico Vercelli

Eliso Porta, padre della crittografia operativa

Federico Chiarle

La repubblica partigiana: i 172 giorni del Monferrato

Classe 3ª SD del Liceo Scientifico Vercelli

Tra i venti e le onde: la vita e le scoperte di Francesco Vercelli

I ragazzi della parrocchia di San Pietro

Tra passato e presente: un viaggio nei ricordi del nostro oratorio

Classe 5ª EM dell’istituto di Istruzione Superiore G. Penna

Il Senatore Penna e l’Istituto Agrario

Il bando è stato rinnovato anche per il prossimo anno. Chi vuole concorrere alla borsa di ricerca può inviare entro il 30 marzo 2025 ad Astigiani (info@astigiani.it) il titolo dell’argomento sul quale intende lavorare, con una descrizione del quadro d’indagine e della metodologia di ricerca: interviste, testimonianze, consultazione di archivi, fonti iconografiche ecc.

La rivista Astigiani è in vendita nelle principali edicole e librerie a 8 euro e sarà inviata agli abbonati che la possono anche ritirare nella sede dell’associazione in via San Martino 2 (angolo corso Alfieri, di fronte a Palazzo Mazzetti) aperta nei pomeriggi di martedì, giovedì e sabato dalle 16,30 alle 19.

 

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