«Siamo ancora senza medico – ci ha aggiornato Ghignone – I pazienti si sono dovuti sparpagliare nei paesi del circondario. Ho recentemente sentito l’Asl che non ha fornito novità se non la promessa, nel prossimo bando, di obbligare l’assegnatario a fare ambulatorio a Moasca. Non si sa però né quando avverrà la selezione regionale né se qualcuno accetterà».
«La situazione è certamente difficile – riferisce la residente Giulia Baldi – è un’altra prova dell’isolamento sanitario dei piccoli paesi. Io ho due bambine piccole e già sono costretta a spostarmi per il pediatra; ora dovrò farlo anche per gli adulti della famiglia essendomi stato assegnato un medico di Nizza. Dovrò prendere appuntamento, sperare di trovare un posto e recarmi alla Casa della Salute. Prima quando c’era il dottore De Maria (lo studio era nella sede del Comune) ci si presentava in ambulatorio nei giorni stabiliti, senza appuntamento. Oggi tutto è più complesso e se lo è per una famiglia giovane, si figuri per gli anziani. Immagini che giro dovranno fare per avere le ricette dei medicinali che assumono abitualmente».
Lo stesso problema, a maggio, si presenterà a Vesime. Il sindaco Marco Garino si è mosso per tempo: «Abbiamo preso contatti con l’Asl. Mi hanno detto di aver fatto il bando. Ora attendiamo, ma non ci hanno dato grandi speranze: mancano le adesioni. Probabilmente saremo condannati anche noi a spostarci. L’amministrazione, però, sta allestendo una sala medica (spesa di 15 mila euro) per dare gratuitamente il massimo supporto al potenziale dottore. Un presidio sanitario di prossimità per la comunità vesimese a disposizione anche per analisi e visite specialistiche. A maggio sarà pronta. Speriamo nel buon esito del bando»..
Nella foto: lavori per l’ambulatorio comunale a Vesime.