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Attualità

I “patriarchi” verdi a presidio della città

Sono una rovere e un tasso che si trovano in borgata “Gessi” a Moncalvo sin dal 1700. Sergio Canta racconta la loro storia.

Il tasso è stato piantato il giorno in cui Moncalvo è diventata città nel 1705

Se potessero parlare racconterebbero storie di quando Moncalvo era ancora controllata dai Gonzaga. Storie di inizio 1700 quando c’erano già e, dalla privilegiata posizione in borgata ‘Gessi’, guardavano quello che succedeva in città. Sono senza dubbio i ‘patriarchi’ verdi della nostra terra alla quale sono legati da radici profondissime. Non in senso metaforico ma nel vero significato del termine: due magnifici esemplari di rovere e tasso che ancora oggi risplendono laddove sono stati collocati da oltre 300 anni. La storia che si perde nei tempi, e che forse si mischia a leggenda, vuole che il tasso sia stato piantumato proprio nel giorno in cui, nel 1705, Moncalvo diventava città per tramandare nei secoli a venire questo privilegio.

La “Quercia della Madamin” ricorda i coniugi Sarzano

A poca distanza, qualche metro più su, sulla sommità di una collina fa bella mostra di sé una rovere. Un esemplare stupendo di ‘Quercus petraea’ con una circonferenza del tronco di 4.50 metri, un’altezza di oltre 30 metri e circa 280-300 anni di età. «È la nostra ‘Quercia della Madamin’ che prende il suo nome da come gli abitanti della frazione chiamavano la moglie del capitano Felice Sarzano. La signora Giuseppina Redoglia e il marito Felice, a cui sono state anche dedicate le scuole elementari di Moncalvo, vivevano da inizio novecento nella splendida villa di cui la quercia custodisce ancora oggi l’ingresso».

Sergio Canta botanico per diletto

A raccontarci le vicende di questo magnifico albero è Sergio Canta, 50 anni, da sempre abita in frazione ‘Gessi’ di cui conosce ogni storia. Canta è un tecnico dell’acquedotto di Asti ma la sua passione per la mountain bike lo ha portato a innamorarsi delle piante e della flora locale di cui è diventato un vero appassionato e ne conosce ogni segreto. «È un albero stupendo dal bellissimo portamento – ci racconta Canta – ha una grande chioma aperta con una forma a globo quasi perfetta. Un esemplare isolato che ha avuto tutto lo spazio necessario per crescere maestoso e imponente come lo vediamo ora. Preferisce le zone collinari, terreni profondi, sciolti e ben drenati e tollera la siccità. Cresce, però, meglio sui versanti esposti a nord e caratterizzati da buona piovosità estiva».

«Iscrivere le piante nell’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali»

E ai Gessi pare aver trovato il suo habitat ideale. «Questa rovere – ci svela Canta – purtroppo non è ancora iscritta nell’Elenco Regionale degli Alberi Monumentali. Andando a verificare ho scoperto che occuperebbe la seconda posizione della sua specie per dimensioni. Riuscire a entrare in questo albo significherebbe tutelare la pianta e avere strumenti e risorse per garantirne la longevità il più a lungo possibile. Oltre a entrare in un circuito turistico, naturalistico e sostenibile, non di poco conto». La rovere e il tasso dei ‘Gessi’ sono veri e propri ‘Patriarchi vegetali’ che hanno sfidato le insidie del tempo, testimoni della nostra storia, contenitori di tradizioni e culture popolari, protagonisti di miti e leggende. Alberi antichissimi, magici e incantati, che hanno assistito e resistito a guerre, incendi, devastazioni, malattie, variazioni climatiche e chissà quant’altro. Nonostante ciò, sono ancora lì capaci di produrre frutti.

I “Gessi” di Moncalvo

Insieme alla chiesetta campestre della Pieve sono l’emblema stesso della comunità che abita la borgata ‘Gessi’; gente semplice dalle sane tradizioni contadine ma anche persone molto attive e dai forti legami solidaristici. Si ricorda ancora con piacere il “Giornalino dei Gessi”, tenuto da Martina, Alessandra, Enrico, Sofia e Alberto, giovani ragazzi che hanno iniziato a scrivere della loro frazione spinti dalla curiosità e dalla voglia di raccontare le sue storie e che ringraziamo per essere stati la fonte autentica di questo articolo. Dal punto di vista paesaggistico i ‘Gessi’ sono una splendida zona con una magnifica vista su Moncalvo e sul Monferrato; luogo di rilassanti passeggiate all’aria aperta dove si può camminare all’ombra di questi magnifici alberi monumentali.

Diego Musumeci

 

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