Cerca
Close this search box.
I principali rischi al volante? Distrazione e velocità
Attualità

I principali rischi al volante? Distrazione e velocità

“Distrazione e velocità” i due fattori che causano la maggior parte degli incidenti su strada. Ecco il focus della serata che si è tenuta in Ferrere

“Distrazione e velocità” i due fattori che causano la maggior parte degli incidenti su strada. Ecco il focus della serata che si è tenuta in Ferrere, organizzata alla Pro loco e voluta dal primo cittadino Silvio Tealdi. “Diffondere la cultura della sicurezza nel paese – l’intento del sindaco, che ha voluto esporre, invitando i rappresentanti del progetto “Noi sicuri”, i primi risultati emersi dall’installazione di due dissuasori sul rettilineo della provinciale n.19, a forte rischio d’incidenti, già riscontrati negli anni e di un ostico passaggio per i pedoni. Un tratto di strada con un passaggio diurno di 5000 vetture, tra cui camion e mezzi pesanti.

“Noi sicuri” è un progetto di diffusione della cultura della sicurezza, mirato alla promozione e alla diffusione delle regole e delle tematiche relative alla sicurezza, che interagisce con gli enti locali e organizza eventi e kit d’informazione nelle scuola primaria, fornendo anche tecniche di dissuasione della velocità. Un primato, quello italiano, di mortalità su strada (11,2 vittime per km 2) che porta necessariamente alla sensibilizzazione degli enti locali e della gente. Prevenire e non reprimere il motto del sindaco di Ferrere, comune virtuoso dopo altri nell’Alessandrino e dell’Astigiano (Isola, Nizza, Incisa, Calamandrana e Castelnuovo Belbo).

“Con un costo davvero minimo – aggiunge Tealdi – stiamo riducendo la velocità e vogliamo diffondere la cultura della sicurezza: ci saranno varie iniziative nella scuola e in comunità. Quel pezzo di strada dovrà diventare più godibile, in primavera faremo un mercato di produttori una domenica al mese e siamo partiti con l’illuminazione del castello visibile dalla strada”. I due dissuasori arancioni velo-ok disposti a metà dicembre lungo la provinciale hanno dato importanti risultati: dallo studio di osservazione emerge una drastica riduzione sia d’infrazioni sia di velocità.

Le cifre parlano chiaro: 75%, prima dei dissuasori, il passaggio di macchine sopra i 100 km/h, diventa, dopo, l’80% e sotto dei 50 Km/h. E se prima dei velo-ok le infrazioni erano circa 4000 al giorno, si è registrato, dopo, una riduzione pari al 62%, un calo tangibile anche nella velocità media che passa da 59 a 46 km/h per passaggio di vetture diurno, con buoni risultati anche nella fascia notturna. Paolo Goglio, direttore di “Noi Sicuri”, spiega il concetto di rispetto per le regole stradali, cui si abbina l’aspetto psicologico alla guida, di cui ha spiegato le modalità la psicologa del traffico Simona Firpo: nella serata video sulla percezione occhio-cervello, sulla selezione di informazioni e sull’intervallo di reazione psico-tecnico.

“Siamo portati a pensare che l’arresto della macchina parta da quando freniamo, invece scatta quando ci accorgiamo che sta succedendo qualcosa. Uno studio dell’università Cattolica dimostra che il tempo di percezione, da quando arriva l’informazione al cervello a quando parte il comando al corpo per frenare è di circa 1 secondo in media, da mettere in relazione all’intervallo psicotecnico (es. a 50 km/h, in un 1′, pari circa a 14 metri, l’arresto del veicolo avverrà nel doppio dello spazio).”

Distrazioni e la velocità quindi sono la causa principale degli incidenti: occorre educare e rieducarsi alla guida, con consapevolezza; tra i comportamenti scorretti la fanno da padrone gli sms alla guida e i selfie: da uno studio americano risulta che il 48% degli europei legge sms mentre guida. Molto scarsa la presenza di giovani alla serata, sottolineata anche dal primo cittadino che suggerisce altri incontri verso i giovani e nelle scuole, rivolti ai ragazzi, sopratutto quelli neo-patentati.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale