L'onorevole Massimo Fiorio e i primi cittadini dell'Unione collinare Tra Langa e Monferrato hanno chiarito la vicenda dopo la denuncia dell'europarlamentare Alberto Cirio che aveva dato per cancellati i finanziamenti destinati ad una delle opere infrastrutturali più importanti per il sud Astigiano
«I fondi per la Variante di Montegrosso ci sono». Ieri mattina, venerdì, nella sala consiliare di Costigliole, sede dell'Unione collinare Tra Langa e Monferrato, l'onorevole Massimo Fiorio, il presidente dell'Unione (e sindaco di Costigliole) Giovanni Borriero e i sindaci di Montegrosso Marco Curto, di Castagnole Lanze Carlo Mancuso e di Coazzolo Fabio Carosso sono intervenuti per chiarire la vicenda legata all'annuncio di qualche giorno fa da parte dell'europarlamentare Alberto Cirio della revoca del Governo dei fondi destinati alla viabilità delle province di Asti e Cuneo, complessivi 36 milioni di euro.
«La notizia non corrisponde al vero ha detto l'on. Fiorio Abbiamo subito chiesto chiarimenti circa la comunicazione arrivata alle province dal Ministero e ci è stato chiarito che quella somma destinata alle due province non rientra in fondi revocabili. Possiamo parlare di un errore, un fraintendimento del Ministero. Nelle prossime ore partirà dallo stesso Ministero una lettera di chiarimento in cui si preciserà che appunto i fondi per la Variante di Montegrosso-Montaldo Scarampi ci sono e gli attuatori del progetto saranno convocati a Roma per verificare difficoltà e tempistiche».
«La notizia diffusa era in netto contrasto con il lavoro che avevamo fatto finora e vedendo le carte abbiamo avuto una certa tranquillità ha sottolineato Borriero, presidente dell'Unione collinare che è ente attuatore del progetto (la Provincia è Ente beneficiario) L'ufficio tecnico della Provincia ha mantenuto l'incarico della progettazione e devo dire che se la Provincia non avesse rallentato il lavoro dell'ufficio tecnico stesso avremmo potuto appaltare già un anno fa. È il momento adesso di darsi da fare, in modo che si possa arrivare alla progettazione esecutiva».
Presenti all'incontro anche la dottoressa Gabriella Cerruti, responsabile del settore finanziario, e il dottor Vincenzo Carafa, segretario dell'Unione collinare, che ha spiegato tempistiche e procedure che riguarderanno l'appalto, una gara sicuramente complessa per l'ammontare e l'importanza dell'opera. Un tratto di strada, comprendente un sottopasso, che collegherà l'Asti Mare, nella zona oltre l'incrocio semaforico, con la provinciale tra Montegrosso e Montaldo, all'altezza della rotatoria già esistente.
«Sono molto soddisfatto ovviamente e devo ringraziare il lavoro dell'on. Fiorio che dal 2006 segue con impegno il progetto, fin dai tempi in cui ci recammo al Ministero insieme all'assessore provinciale Giovanni Spandonaro, grazie al quale ottenemmo il nulla osta per la prosecuzione dell'iter amministrativo e contabile dell'opera ha aggiunto il sindaco Curto Sono perplesso per le superficialità a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi e sono dispiaciuto del fatto che molti miei concittadini fossero addirittura compiaciuti della notizia negativa che era stata diffusa: è segno di una mancanza di interesse per il bene del territorio». Invita ad un lavoro comune, così come avviene all'interno dell'Unione collinare tra i vari paesi, il sindaco Carosso, anche consigliere provinciale: «Lavoriamo tutti insieme per realizzare quest'opportunità. In Provincia ho sempre combattuto per il progetto della Variante e farò presente che non ci sono motivi per tardare ancora».
Marta Martiner Testa