E stato un argomento di cui il nostro giornale aveva parlato per primo e che aveva riproposto in più occasioni, vista la delicatezza del tema. Ora, quelle lamentele che avevano già abitato le
E stato un argomento di cui il nostro giornale aveva parlato per primo e che aveva riproposto in più occasioni, vista la delicatezza del tema. Ora, quelle lamentele che avevano già abitato le pagine di cronaca, sono arrivate fino a Roma, alla seguita trasmissione Mi Manda Raitre (clicca qui per vedere la puntata). Nella puntata di lunedì sera, infatti, si è parlato dei tagli ad uno dei servizi sociali fiore allocchiello della nostra provincia: quello dei trasporti di disabili, anziani, malati e, in generale, di chiunque non fosse in grado di potersi recare autonomamente ad una visita, ad un controllo o ad un esame medico. Servizio che viene svolto dalla Cooperativa Il Faro e che veniva sufficientemente finanziato da una parte di contributi provenienti dalla partita di quelli destinati al trasporto pubblico provinciale. Ma, con la scura dei tagli e dei trasferimenti dal Governo centrale alla Regione e da questa alla provincia, anche questo servizio ha dovuto fare i conti con i minori introiti. E che conti!
A fare da portavoce alle decine di utenti di questo servizio da tutta la provincia era stata Cinzia Allegranza, una donna di Tigliole che, a causa della sua grave disabilità dovuta ad un incidente stradale, non può spostarsi autonomamente, non potendo guidare auto e non avendo autobus comodi per lospedale di Asti. Proprio la Allegranza è intervenuta in collegamento con lo studio di Mi Manda Raitre per spiegare che quel servizio del Faro, per lei e per molti altri, ha rappresentato non solo un semplice trasporto, ma la libertà di muoversi e di sentirsi indipendenti. Stesso discorso per la signora Anna Felice, in collegamento da Aramengo. Sola, in un paese senza collegamenti di autobus, grazie al Faro poteva andare alle visite in ospedale, numerose visto il suo precario stato di salute. «Da fine aprile 2014 non vado più alle visite né ai controlli ha raccontato ai microfoni di Mi Manda Raitre perché con la mia pensione non posso permettermi di spendere 58 euro a viaggio».
In studio, a Roma, Luca Sinigaglia, 38 anni, non vedente residente a Portacomaro, accompagnato dal suo cane Clint. «Il servizio del Faro mi consentiva di andare a lavorare. Dopo i tagli ai chilometraggi riconosciuti dalla Regione, ho dovuto cambiare totalmente la mia vita, i miei turni e ho dovuto ridurre le ore di lavoro con conseguente riduzione dello stipendio». Di tutti gli amministratori contattati, lunico a rispondere e ad accettare di partecipare è stato il sindaco di Asti e presidente della Provincia Fabrizio Brignolo che ha spiegato come i tagli siano stati decisi dal Commissario che lo ha preceduto e che derivassero dallo stato di pre-dissesto delle finanze dellente provinciale. Brignolo ha ammesso di essere a conoscenza di questi problemi come lo è di quelli creati da tutti i tagli negli altri settori, sperando in bilanci futuri più favorevoli per dare risposte positive agli utenti. Accusato dalla conduttrice di parlare un po troppo in politichese e non in pratichese, Brignolo ha polemizzato sostenendo: «Da come parlate si capisce che non avete idea di come funzionino i bilanci pubblici».
Al provocatorio suggerimento della redazione di Mi Manda Raitre di utilizzare una parte di quei 260 milioni di euro che alla Regione Piemonte costerà la nuova sede firmata (e poi disconosciuta) dallarchistar Fuksas, Brignolo ha preso le difese del Governatore Chiamparino e dellassessore alla sanità Saitta definendoli amministratori coscienziosi e guidati, nelle loro decisioni, da senso di responsabilità. Ma, intanto, aumenta il numero di anziani e disabili che rimangono a casa e rinunciano a visite e controlli perché non possono permettersi il servizio di trasporto a prezzo pieno in ospedale.
Daniela Peira