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Aurora Boreale foto Cavalotto
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Ieri sera l’aurora boreale ha dato spettacolo anche nei cieli dell’Astigiano

L’astrofilo Alessandro Cavalotto spiega perché è stata osservata chiaramente anche dalle nostre latitudini

Per chi va in visita nei Paesi del nord, assistere di persona a un’aurora boreale è sempre uno spettacolo meraviglioso, ma ieri notte è stato un evento alla portata anche degli astigiani. Tra il 10 e l’11 ottobre, infatti, una nuova tempesta geomagnetica ha creato i suoi stupefacenti effetti visivi anche alle nostre latitudini creando un’aurora boreale fotografa e ripresa su molti social network locali.

Appassionati di astronomia e non, hanno potuto osservare nei cieli del nord Italia lo spettacolo dell’aurora boreale, un fenomeno che era già stato osservato in Italia tra il 10 e il 12 maggio scorso e che, secondo gli esperti, potrebbe diventare più frequente con il Sole che si avvicina al massimo del ciclo solare previsto per il 2025.

Tra loro che non hanno voluto perdere l’occasione di assistere alla nuova aurora boreale anche l’astrofilo astigiano Alessandro Cavalotto del Gruppo Astrofili Beta Andromedae. «Ad Asti l’aurora boreale si è vista perché il Sole, in questo periodo, è alla massima attività e si possono vedere molte macchie solari dalle quali viene espulsa della Cme (Emissione di Massa Coronale). Se questa materia incandescente colpisce il nostro campo magnetico, che ci ripara, – spiega Cavalotto – crea le aurore e in questo periodo le aurore possono essere viste anche dalle latitudini intermedie, come Asti. Noi siamo riusciti a osservare e fotografare una Sar (Arco Aurorale Rosso Stabile) e, bassissima sull’orizzonte, un po’ di aurora con la sfumatura verde».

[l’aurora boreale sui cieli di Asti immortalata da Cavalotto]

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