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Il Banco alimentare traslocanel nuovo mercato ortofrutticolo
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Il Banco alimentare trasloca
nel nuovo mercato ortofrutticolo

Ha trovato casa il Banco alimentare, associazione che si occupa di raccogliere e distribuire derrate alimentari a persone indigenti. Entro l’anno potrà infatti disporre di una sede – che coincide

Ha trovato casa il Banco alimentare, associazione che si occupa di raccogliere e distribuire derrate alimentari a persone indigenti. Entro l’anno potrà infatti disporre di una sede – che coincide con il magazzino dei prodotti raccolti – all’interno del nuovo mercato ortofrutticolo di piazza Saragat, che vedrà affiancati una superficie commerciale con il mercato dei produttori e dei commercianti all’ingrosso di prodotti agricoli (il cosiddetto farmer market). Il Banco alimentare ha quindi la garanzia di poter continuare la propria attività, dato che attualmente la sede in cui opera, in corso Palestro, è all’interno di un immobile di proprietà dell’Amministrazione provinciale, che ha recentemente messo in vendita.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato le varianti al progetto – di cui sono già cominciati i lavori – per adeguare al meglio i locali alle esigenze sia dei produttori agricoli sia del Banco alimentare, a seguito di un lavoro di concertazione che ha visto impegnati il vicesindaco Davide Arri e gli assessori Andrea Cerrato (Agricoltura), Marta Parodi (Pianificazione commerciale) e Maria Bagnadentro (Lavori pubblici). «Tra i primi atti della nostra Amministrazione – commenta il sindaco Fabrizio Brignolo – abbiamo recuperato le risorse da destinare alla ristrutturazione delle vecchie celle frigorifere del mercato ortofrutticolo, proprio per tener fede all’impegno di creare uno spazio adeguato per i produttori agricoli e per chi commercia all’ingrosso in questo mercato. Era inaccettabile che un comune come il nostro, che ha quasi l’80% di superficie agricola, non avesse più uno spazio in cui offrire uno sbocco commerciale alle nostre produzioni».

L’opera di ristrutturazione dei locali, che quindi comprende anche il magazzino del Banco alimentare, è realizzata direttamente, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, dall’impresa che sta costruendo l’attiguo centro commerciale. «Da parte nostra – aggiunge Brignolo – stiamo realizzando la struttura: chiederemo poi la collaborazione delle associazioni di categoria, agricole e commerciali, per mettere in campo le azioni di promozione soprattutto verso l’esterno della provincia e verso le società di distribuzione dei prodotti alimentari. Vogliamo infatti che questo centro diventi conosciuto e all’altezza della qualità di eccellenza dei nostri prodotti agroalimentari». Il sindaco sottolinea, a questo riguardo, anche un altro vantaggio della collocazione della sede dell’associazione presso il mercato ortofrutticolo. «E’ strategica – commenta – in quanto non solo risponde all’esigenza di “dare un tetto” alla onlus, ma la colloca in adiacenza a due strutture (il supermercato e il nuovo mercato ortofrutticolo) che possono fornirle derrate in eccedenza, gratuitamente o a basso costo».

Soddisfatto il presidente del Banco alimentare, Giuseppe Ferrero. «Questa sede – commenta – è più ampia di quella attuale e, dal punto di vista della struttura e della logistica, si adatta alla perfezione alle nostre esigenze. Inoltre ci garantisce continuità per la nostra attività dato che, anche se la prima asta è andata deserta, la Provincia venderà l’immobile di corso Palestro che ospita il nostro magazzino. Anche la vicinanza con il mercato dei produttori agricoli è strategica. Infatti noi ci occupiamo di raccogliere, stoccare e distribuire tutto l’anno derrate alimentari a circa 40 istituzioni caritative astigiane, tra cui la mensa comunale di corso Genova. Lo facciamo attraverso la colletta di novembre, che copre il 16% delle esigenze; gli accordi con i supermercati e l’industria alimentare, che ci consegnano le eccedenze (in calo, dato che ormai le aziende tengono poco magazzino) e per il 60%, attraverso gli aiuti dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), l’Ente italiano che gestisce le accedenze in campo agricolo e che viene alimentato da fondi europei, dallo scorso 1° gennaio vistosamente in calo».

Unico rammarico l’investimento attuato nella sede di corso Palestro. «Sei anni fa – conclude – abbiamo speso quasi 40mila euro per adeguare i locali messi a disposizione dalla Provincia, dato che, stoccando derrate alimentari, dobbiamo rispondere a norme igienico- sanitarie molto severe. Speriamo vivamente, quindi, di non dover ripetere la stessa spesa in piazza Saragat». Una rassicurazione arriva a questo riguardo dal sindaco. «Noi forniremo la struttura “pronta all’uso”: per quanto riguarda i dettagli minimi vedremo in futuro di trovare un accordo con l’associazione».

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