«Presentando il mio esposto alla magistratura ho voluto fare agli Astigiani un regalo di Natale». Questo il commento di Biagio Riccio, Presidente di Corfartigianato Asti che il 24 dicembre scorso ha
«Presentando il mio esposto alla magistratura ho voluto fare agli Astigiani un regalo di Natale». Questo il commento di Biagio Riccio, Presidente di Corfartigianato Asti che il 24 dicembre scorso ha voluto denunciare, nero su bianco, il degrado e gli atti di vandalismo di cui molti suoi associati e svariati cittadini sono oggetto in via Guerra. Piccoli furti e danneggiamenti alle auto parcheggiate, richieste di elemosina insistenti e alle volte minacce. Una situazione non più tollerabile per il Presidente di Confartigianato, in questa parte della periferia Est della città in cui convivono svariate attività industriali e commerciali e due campi nomadi abitati da famiglie Rom e Sinti.
Destinatario dellesposto, il sindaco Fabrizio Brignolo in persona reo, secondo Biagio Riccio, di non aver apportato soluzioni soddisfacenti in via Guerra. Episodi di degrado e microcriminalità in effetti erano già stati segnalati a più riprese dai lavoratori della Comdata e dalle associazioni sindacali. Il Comune aveva provveduto a potenziare la presenza e i controlli dei vigili urbani ma a quanto pare liniziativa non ha sortito leffetto voluto. Negli ultimi tempi sono state 160 le denunce di danneggiamento su unarea che impiega 1.300 lavoratori. Biagio Riccio spiega che dei 56 associati alla Confartigianato presenti in zona, molti hanno segnalato casi di molestie e furti. Lultimo, qualche giorno fa quando dal cortile di un capannone sono stati sottratti i tombini di ghisa e, per non farsi mancare nulla, sono state distrutte le vetrate, prese a sassate. «Ormai la situazione è insostenibile continua Riccio che punta poi i riflettori sul campo nomadi oltretutto vorrei sapere perché quel campo si trova ancora lì, dato che sorge su un terreno di proprietà demaniale censito dal piano regolatore come zona industriale. A mio parere quel campo è abusivo».
Biagio Riccio punta poi il dito contro le spese sostenute dal Comune a favore dei campi nomadi, che ammonterebbero dice a 250 mila euro per opere di urbanizzazione e ad altri 250 mila per lo sgombero dei rifiuti. «Non mi è chiaro perché i cittadini di Asti debbano sobbarcarsi questa spesa» spiega Riccio, ormai agguerrito. A suo tempo il sindaco Fabrizio Brignolo aveva spiegato che gli interventi si erano resi necessari per bonificare larea e garantire il decoro, soprattutto dei bambini che avrebbero poi frequentato le scuole astigiane. Da Confartigianato si attendono però ulteriori chiarimenti.
Biagio Riccio infatti il giorno della Vigilia di Natale avrebbe presentato un secondo esposto, questa volta per verificare la procedura che aveva portato allassegnazione della gestione della Fiera Città di Asti alla Cdm di San Mauro Canavese. Unedizione sommersa da un mare di polemiche, da molti definita un autentico flop. Per Biagio Riccio ci sarebbe di più e secondo il presidente di Confartigianato la Cdm ottenne lappalto nonostante il parere contrario del dirigente dello Sportello Unico Francesco La Rocca.
Lucia Pignari