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Il Co.M.I.S. sui rincari su treni e autobus: “Una scelta inappropriata, altre Regioni hanno sospeso gli aumenti”

Il Coordinamento per la mobilità integrata e sostenibile invita la Regione Piemonte a rivedere la decisione attuata

In vigore da lunedì, 1° luglio, i rincari sui biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario regionale piemontese e di quello dei bus extraurbani. Tra sospensioni (come nel caso della linea ferroviaria Asti-Alba) e disagi che abbiamo più volte segnalato, si aggiungono quindi ulteriori difficoltà per i pendolari e coloro che per scelta o necessità decidono di spostarsi con i mezzi pubblici. A tale proposito interviene il Co.M.I.S., il Coordinamento per la mobilità integrata e sostenibile: «Riteniamo il provvedimento al momento inappropriato viste le difficoltà economiche delle famiglie, alle prese quotidianamente con rincari e aumenti delle spese, ma anche per il fatto che negli ultimi anni si è registrato un peggioramento generale della qualità dei servizi, fattore che ha suscitato un generale senso di indignazione da parte degli utenti e solo parzialmente bilanciato dall’introduzione di alcuni convogli ferroviari nuovi e da limitate riattivazioni di linee sospese – evidenzia il Coordinamento tramite il suo presidente Fulvio Bellora, che ha inviato le considerazioni del Co.M.I.S. al presidente della Regione Cirio, all’assessore regionale Gabusi e per conoscenza all’Agenzia della Mobilità – Ricordiamo infatti che in Piemonte persistono ancora pesanti tagli effettuati nel periodo Covid, anche su servizi molto utilizzati, frequenti ritardi, cancellazioni, limitazioni di percorso e talvolta convogli inadeguati al numero di passeggeri, a volte con bagni inutilizzabili e carrozze non adeguatamente pulite».

«Ad una nostra precedente richiesta di sospensiva del provvedimento ci venne risposto che non sarebbe fattibile in quanto vincolato a livello normativo. Con stupore però apprendiamo che la vicina Regione Liguria, con deliberazione n.1195 dell’1 dicembre 2023, ha deciso la “non applicazione dell’aumento previsto dal Contratto per gli abbonamenti mensili e annuali al fine di salvaguardare le esigenze dei pendolari”, prevedendo al contempo delle misure di controbilancio per garantire l’equilibrio del contratto. E analogo provvedimentto fu adottato dalla Regione Calabria nel 2022 – rimarca il Co.M.I.S. – Ciò dimostra che la politica può agire in tal senso per una misura che riteniamo giusta ed evidentemente fattibile. Ricordiamo inoltre che è pendente al Tar il ricorso presentato da Federconsumatori Piemonte, insieme ad altre sigle, nei confronti del contratto per il Servizio Ferroviario Regionale, stipulato dalla Regione con Trenitalia. Tra i punti contestati, proprio l’aumento automatico delle tariffe senza che queste siano legate alla qualità dell’offerta, l’inadeguatezza delle penali in caso di mancato raggiungimento degli standard di servizio e altre clausole che non rispetterebbero i canoni previsti dalle delibere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Lanciamo perciò un appello alla Regione Piemonte, in particolare al presidente Alberto Cirio e all’assessore ai trasporti Marco Gabusi, di recente riconfermati, per un intervento volto a mitigare questa situazione, percepita dall’utenza come spiacevole e irragionevole, chiedendo un provvedimento urgente di sospensione degli aumenti approvati o per lo meno che questi vengano alleviati con agevolazioni fiscali , quali detrazioni e/o sconti. Come sempre siamo a disposizione per offrire il nostro contributo con argomenti che derivano dall’esperienza quotidiana dell’uso dei mezzi pubblici».

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