L’amministrazione comunale di Asti dovrebbe incentivare l’adozione, da parte dei cittadini, di cani anziani e della razza pitbull, oltre a prevedere un maggiore investimento per l’area gatti del canile di Quarto. Nei giorni scorsi è stata presentata un’interpellanza al sindaco Rasero, anche nelle sue vesti di presidente della Provincia, da parte dei consiglieri comunali Vittoria Briccarello e Mauro Bosia di Uniti Si Può per sollecitare l’amministrazione a occuparsi di questi due temi.
L’interpellanza prende spunto dalla situazione del canile di Quarto dove i volontari svolgono un lavoro «encomiabile». Tuttavia, si evidenzia come alcuni cani presenti siano anziani, rendendo la loro adozione particolarmente difficile. Questo avviene spesso a causa di pregiudizi o preoccupazioni legate principalmente alle spese veterinarie e sanitarie, un aspetto facilmente verificabile visitando la sezione ‘ospiti anziani’ del sito del canile o direttamente la struttura. Nonostante ciò, i cani adulti o anziani sono animali capaci di offrire grande affetto, compagnia e serenità, spesso già educati e facilmente adattabili agli ambienti familiari.
Per affrontare questa problematica, l’interpellanza cita l’esempio del Comune di Verbania, che ha recentemente avviato il progetto “Adotta un cane anziano over 10 anni”. Questo si basa sull’attuazione dell’articolo 30 della legge regionale del Piemonte n.16 del 9 aprile 2024, che prevede il rimborso delle spese veterinarie documentate sostenute da chi adotta un cane anziano. L’obiettivo principale è promuovere l’adozione consapevole e responsabile, favorendo il reinserimento degli animali in un contesto familiare e migliorandone la qualità della vita. Il progetto di Verbania include una serie di prestazioni gratuite per gli adottanti, quali l’assistenza veterinaria, le vaccinazioni polivalenti annuali, un eventuale supporto educativo da parte di istruttori cinofili e la possibilità di restituzione del cane in casi gravi senza aggravio economico per l’adottante.
I consiglieri di Uniti si può interpellano l’amministrazione per sapere se sia a conoscenza di questo progetto e delle opportunità offerte dalla legge regionale. Chiedono inoltre se intenda avviare un percorso per valutarne l’adozione nel territorio, in collaborazione con il canile municipale, i veterinari locali e le associazioni animaliste. I consiglieri domandano anche se l’amministrazione sia intenzionata a «reperire le risorse economiche necessarie» per coprire le agevolazioni previste, compatibilmente con il bilancio. Viene suggerito, per dar maggior risoluzione alla questione, di realizzare eventualmente il progetto a partire dall’ottavo anno di vita del cane, invece che dal decimo. L’interpellanza sollecita infine la promozione di una campagna di sensibilizzazione per l’adozione dei cani anziani, valorizzando il loro ruolo affettivo, educativo e sociale.
Un altro tema affrontato è quello della razza pitbull, «una delle razze più penalizzate nei canili». Questi cani sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati che ne ostacolano l’adozione, costringendoli a trascorrere «lunghi anni di reclusione in gabbia». Infine i consiglieri pongono l’attenzione sull’area gatti del canile. Numerosi gatti sono ospitati nella struttura e necessitano di spazio, cure e profilassi medica. Per questo motivo, viene chiesto se si intenda prevedere un «sostegno economico specifico anche per l’area gatti», con l’obiettivo di migliorarne le condizioni e finanziare la profilassi medica necessaria.
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