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«Il Comune si è trasformatoin un grande ufficio di propaganda»
Attualità

«Il Comune si è trasformato
in un grande ufficio di propaganda»

«Un bilancio senza prospettive e progettualità, che disattende le promesse fatte in campagna elettorale». Questo, in sintesi, il giudizio espresso dai gruppi consiliari di opposizione in Comune

«Un bilancio senza prospettive e progettualità, che disattende le promesse fatte in campagna elettorale». Questo, in sintesi, il giudizio espresso dai gruppi consiliari di opposizione in Comune Lista Civica, Forza Italia e Fratelli d'Italia, riuniti lunedì in conferenza stampa, per fare il punto sul documento contabile, in merito a cui erano già intervenuti giorni prima altri colleghi. «Capiamo la difficoltà di fare il sindaco ? ha esordito il consigliere Giorgio Galvagno (Lista Civica) ? ma questa amministrazione può o sa fare poco, pur avendo ricevuto un'eredità positiva sia di denaro sia di opere che non deve più fare. Cosa che le ha consentito per un paio di anni di non fare molto, senza che nessuno se ne accorgesse troppo. La città sta andando indietro su tutti i fronti. Per non parlare della fregatura presa dagli Enti esterni. Intanto, il Comune si è trasformato in un grande ufficio di propaganda».

Tra le criticità su cui Galvagno ha richiamato l'attenzione, «il progetto inesistente e inattuabile della tangenziale lungo Borbore, fregatura che non si farà e il ritardo delle opere, come le grandi rotonde». Di contro, Galvagno ha rilanciato ancora una volta Enolandia, invitando Brignolo «a sposare il progetto, affinché Asti diventi, a fronte del riconoscimento Unesco, capitale di una nuova grande area del bello e non dell'indigenza». Dal canto suo, Angela Quaglia (Fi) ha sottolineato «gli scarsissimi risultati sul fronte del lavoro, nonostante quest'ultimo fosse l'impegno prioritario preso da Brignolo in campagna elettorale. Il bilancio ? ha incalzato ? impegna 100 milioni di euro, ma questi soldi servono a fare vivacchiare l'amministrazione oppure a qualcosa? Inoltre, hanno aumentato tutto l'aumentabile, per accrescere le entrate».

Ricordando che «alcuni progetti sono stati abbandonati senza sapere il perché», la Quaglia ha sostenuto «la necessità di creare parcheggi centrali» e fatto presente «la crescita esponenziale della spesa corrente per l'assessorato ai Servizi Sociali, a discapito della manutenzione della città e dell'ambiente». Al riguardo, Gianfranco Imerito (Lista Civica) ha aggiunto: «Un sistema di tipo assistenziale muore di se stesso, se manca la fase propositiva». Quindi, lo stesso Imerito ha elencato alcune voci per cui «non sono state stanziate risorse, come l'agricoltura, la promozione dello sport, lo sviluppo del lavoro», per poi richiamare l'attenzione «sul capitolo sicurezza e la necessità di presidiare di più il territorio, non con intento punitivo ma educativo, reintroducendo anche i vigili di quartiere». Al centro dell'analisi, inoltre, «la progettazione non condivisa del nuovo Palazzetto e la riduzione dei fondi per la Cultura».

A sua volta, Mario Vespa (Lista Civica) si è soffermato «sull'intenzione del Ministero dell'Agricoltura di chiudere l'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti, in merito al quale Brignolo non ha speso una parola; sul mancato trasferimento dei Comitati Palio in una nuova sede, nonostante i tanti contenitori dismessi; e sugli 89 mila euro stanziati per le strade delle periferie rispetto ai 700 mila euro per quelle cittadine. Non da ultimo, la tariffa rifiuti andrebbe contenuta». Al riguardo, Marcello Coppo (Fratelli d'Italia) ha detto che «servirebbe una verifica con l'Asp delle tonnellate che conferiscono complessivamente a Gaia». Ribadendo che «la Giunta non riesce a caratterizzarsi in nulla», Coppo ha aggiunto: «Per favorire lo sviluppo, occorre garantire più sicurezza, anche spostando il campo nomadi dalla zona industriale vicino al carcere di Quarto. In merito invece alle Notti Bianche, il Comune deve frapporsi fra le ingiuste vessazioni degli Enti che controllano e le speranze dei commercianti».

Manuela Zoccola

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