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Il consigliere Cerruti (M5S): «Sono preoccupato per la sicurezza e la tutela dell’ambiente ad Asti»

Interviene sul traffico paralizzato che aumenta le polveri sottili, ma a San Fedele ci sono anche i cassonetti dei rifiuti posizionati in luoghi vietati

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Massimo Cerruti lancia un grido d’allarme sulla situazione di Asti, denunciando criticità in termini di sicurezza e tutela ambientale. Il consigliere dipinge un quadro preoccupante, evidenziando problemi irrisolti che mettono a rischio la salute dei cittadini. Uno dei punti critici riguarda la viabilità, in stato di crisi da tempo. «C’è un piano del traffico redatto in passato, ma chiuso nel cassetto e modificato alla bisogna senza programmazione con cittadini bloccati in code infinite col motore acceso per ore, parcheggi selvaggi e pedoni investiti – osserva Cerruti – Tutto ciò va ad aggravare ancora di più una situazione di polveri sottili estremamente pericolosa che, con valori medi giornalieri pazzeschi che superano anche i 100 microgrammi per metro cubo, mettono in serio pericolo la salute degli astigiani nel breve e nel medio termine».

Il consigliere punta il dito anche sulla gestione dei rifiuti, in particolare nel quartiere di San Fedele. L’esperimento della raccolta verticale, con l’installazione di nuove isole ecologiche, si è rivelato, secondo l’esponente dei Cinque Stelle, «un fallimento». A seguito di un sopralluogo richiesto dallo stesso consigliere, è emerso che «la posizione di alcuni cassonetti non rispetta il Codice della Strada». Cerruti ha chiesto di verificare l’esatta ubicazione e normativa dei cassonetti contenenti i rifiuti presenti nelle nuove isole ecologiche tra via Ticino all’angolo con piazzale Stura, in via Ticino presso via Mincio e alla fermata di strada delle Quaglie. «A seguito di sopralluogo effettuato e da relazione tecnica emerge che – continua Cerruti – in merito al primo sito l’amministrazione conferma che l’installazione non rispetta le norme del Codice della Strada a causa della concomitanza con la fermata autobus segnalata. La domanda è: per quanto tempo sono stati lì e come mai nessuno ha rilevato l’infrazione nonostante l’attenzione mediatica, dei cittadini, di comitati e consiglieri fosse molto alta?» Altri raccoglitori «si trovano in prossimità di curve, fermate degli autobus, passaggi a livello e in zone con scarsa visibilità», creando un pericolo per pedoni e automobilisti. Nonostante le promesse dell’amministrazione di spostare i cassonetti in luoghi più sicuri, nulla è stato ancora fatto.

Un altro episodio denunciato dal consigliere riguarda il ritrovamento di materiale potenzialmente nocivo, forse contenente amianto, in via Badalin. «Anche in tale caso, in qualità di consigliere comunale e in collaborazione con Giorgio Spata, abitante del quartiere, ho richiesto alla polizia locale di visionare quanto rilevato dalle telecamere ora presenti in zona e conoscere i responsabili dell’atto di abbandono. La risposta, per la quale ringrazio ancora i funzionari delegati, afferma che non è stato possibile individuare gli artefici perché in zona d’ombra. Resta il fatto che per una volta che servivano, le nuove telecamere non hanno ripreso e alcuni dubbi sulla loro utilità ed efficienza sorgono».

Per queste criticità Cerruti chiama in causa, indirettamente, l’attuale amministrazione comunale a guida del centrodestra: «In sostanza, la gestione di questa città su sicurezza e tutela dell’ambiente è fallimentare – conclude – Sono molto preoccupato e per il bene di tutti chiedo provvedimenti seri e non solo di facciata».

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