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Roberto Venturini
Attualità
Querelle

Il consigliere Venturini (Fratelli d’Italia) torna nell’occhio del ciclone per alcuni post su Facebook

Interpellanza dell’opposizione sul caso dei parcheggi che tornerebbero in parte bianchi in piazza del Palio e sull’attacco «a quei francesi di @@@@@»

Si dice che sbagliare è umano, ma i social non perdonano, mai. Ne sa qualcosa il consigliere comunale di maggioranza e presidente della Commissione Cultura Roberto Venturini, esponente astigiano di Fratelli d’Italia, che è di nuovo finito al centro di una vivace querelle politica a causa di alcuni post pubblicati sul suo profilo Facebook. A novembre 2022 lo stesso Venturini aveva fatto parlare di sé per un “pensiero” sul noto social network, post accusato di sessismo, sull’ex Presidente della Camera Laura Boldrini. Adesso tutte le forze di minoranza (Uniti si può, Ambiente Asti, i Verdi, Prendiamoci Cura di Asti, il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico) l’hanno richiamato in causa e presentato un’interpellanza al sindaco Rasero per fare chiarezza. Ma per quale motivo? Pietra dello scandalo due post, pubblicati su Facebook, nei quali Venturini “attacca” i francesi e dà informazioni sul parcheggio di piazza del Palio, però differenti rispetto a quanto stabilito dalla Giunta. Quest’ultimo post pubblicato più e più volte sotto tanti commenti di altri utenti.

«Il Comune trasformerà un numero equivalente di parcheggi blu in parcheggi bianchi nella piazza del Palio per cercare di “restituire” ai cittadini ciò che LE FERROVIE DELLO STATO hanno, pur legittimamente, tolto. Chiaro?» è il tono del primo post pubblicato dal consigliere in riposta ai commenti arrabbiati degli astigiani che non potranno più usare il parcheggio Babilano quando diventerà a esclusivo uso di Rfi. In realtà piazza del Palio resta tutta a pagamento perché gli stalli bianchi saranno recuperati altrove. Svista o meno, il post di Ventuirni ha ingenerato ulteriore confusione negli utenti su quali parcheggi diventeranno a pagamento e quali no. Ma tant’è.

«Si tratta di un’informazione totalmente differente da quella dell’assessore Amasio che ha invece lavorato al fine di ottenere i parcheggi gratuiti in corso Matteotti e corso Einaudi – osservano nell’interpellanza i consiglieri di opposizione – in quanto in piazza del Palio sarebbe stata una “presa in giro”. Asti deve affidarsi alle parole che l’assessore Amasio ha dichiarato a mezzo stampa in merito ai nuovi stalli bianchi o alle parole che il consigliere Venturini sta diffondendo in modo insistente parlando a nome dell’amministrazione stessa?».

Di ben altro tono il secondo post finito nell’occhio della querelle. Il 2 ottobre Venturini aveva scritto su Facebook, commentando l’evoluzione del caso Stellantis, le seguenti parole: «…scommettiamo che se ci riprendessimo le nostre fabbriche di auto da quei francesi di @@@@@, la musica cambierebbe!!?!?!». La domanda è una sola: come sarebbero questi francesi? È probabile che dietro le cinque @ si nasconda un aggettivo non proprio edificante e da qui il motivo della presa di posizione della minoranza consiliare che ha accusato Venturini di usare toni «razzisti».

«Asti è gemellata da tempo con la città francese di Valence, con cui coltiva rapporti sia attraverso gli scambi culturali scolastici ma anche economici e gastronomici (fiere del tartufo e altro) – ricordano dai banchi della minoranza – L’assessore Origlia e il sindaco stesso hanno per mezzo stampa poco tempo fa sottolineato l’importanza del rapporto con Valence e la Francia. Come può coesistere un gemellaggio con una città francese – osservano i consiglieri – se un membro della maggioranza, pubblicamente, si lascia andar in certe affermazioni nel silenzio generale della gGiunta e dei colleghi e colleghe di Consiglio? I poveri studenti che arrivano da Valence sono a conoscenza dell’accoglienza in cui rischiano di incappare essendo il consigliere spesso presente in prima agli eventi pubblici? Vi sono forse da parte della maggioranza dinamiche a noi sconosciute volte a una rottura del gemellaggio con Valence per motivi inerenti alle fabbriche di auto a cui il consigliere si riferisce?».

Contattato dal giornale per una replica, il consigliere Venturini ha risposto di non essere a conoscenza dell’interpellanza e che prima di commentare la leggerà con attenzione.

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