È con un ordine del giorno approvato trasversalmente dall’intero il Consiglio comunale di Asti che tutte le guerre e i conflitti in corso nel mondo hanno tenuto banco durante l’ultima seduta dell’assemblea di palazzo Mandela. Alla fine del confronto è stato prodotto e votato un documento che impegna il Consiglio a sostenere una politica di pace e convivenza tra i popoli. Il testo del documento è nato su iniziativa del consigliere Paolo Crivelli di “Prendiamoci cura di Asti”.
Nel dettaglio i consiglieri comunali di Asti propongono «l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza; la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese; il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania; la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e sicurezza comune per l’Europa intera; la messa al bando delle armi nucleari e, infine, la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e non violenta».
Il Consiglio comunale di Asti nel documento approvato in aula evidenza che «in Medio Oriente si sta consumando un vero crimine di guerra […]. Esprimiamo una netta condanna dell’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e riconosciamo il diritto di difesa di Israele dagli attacchi, nel rispetto del diritto umanitario internazionale. Invece, l’azione intrapresa dal governo israeliano con l’assedio della Striscia di Gaza, i bombardamenti a tappeto anche su scuole, ospedali e infrastrutture, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, medicinali è un crimine di guerra che viola la Convenzione di Ginevra e che dev’essere immediatamente fermata».
Gli stessi consiglieri di maggioranza e minoranza condannano la guerra in Ucraina, i conflitti in Siria, Yemen, Libia a cui aggiungono le guerre e il neo-colonialismo in Africa. «Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto internazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale – osservano i consiglieri di Asti – Nella “guerra globale” nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore».