Il settantesimo anniversario della fondazione del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato cade in un momento in cui il vino portabandiera del nostro territorio si affaccia alla finestre delle sue colline e prova a fare un grande salto nel mondo. «Ci sono segnali che ci fanno ben sperare – è il commento del presidente del Consorzio, Filippo Mobrici – in una nuova e gloriosa stagione per questo vino. Intanto abbiamo dati che parlano di un’inversione di tendenza rispetto agli ettari di vigneti coltivati a Barbera: dopo due anni di abbandono, si è registrato nel 2015 un lieve aumento di superficie vitata
Il settantesimo anniversario della fondazione del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato cade in un momento in cui il vino portabandiera del nostro territorio si affaccia alla finestre delle sue colline e prova a fare un grande salto nel mondo. «Ci sono segnali che ci fanno ben sperare – è il commento del presidente del Consorzio, Filippo Mobrici – in una nuova e gloriosa stagione per questo vino. Intanto abbiamo dati che parlano di un’inversione di tendenza rispetto agli ettari di vigneti coltivati a Barbera: dopo due anni di abbandono, si è registrato nel 2015 un lieve aumento di superficie vitata, confermato anche dalla vendita delle barbatelle in vivaio. Buoni segnali arrivano anche dal valore dei vigneti di Barbera: rispetto all’anno scorso un ettaro vale fra gli 80 e i 100 mila euro ovvero il 30–40% in più». E poi ci sono quelle grandi aziende provenienti anche da province vicine e dalle Langhe che sono interessate.
L’inizio delle celebrazioni di Barbera 70 è fissato per lunedì, al Vinitaly, dove si terrà una tavola rotonda con i maggiori giornalisti del settore sulla riscoperta della Barbera d’Asti cui seguirà una degustazione di etichette provenienti dall’Italia e dall’estero condotta dal sommelier campione del mondo Luca Gardini. La performance di Luca Gardini sarà accompagnata dai piatti preparati dallo chef stellato Walter Ferretto cui sarà affidato il compito di rappresentare uno spaccato della più alta tradizione culinaria piemontese attraverso una straordinaria interpretazione d’autore in veste di ambasciatore della cucina della nostra regione insieme a Maurilio Garola, stella de La Ciau del Tornavento di Treiso. Promozione rimane la parola d’ordine anche per questo 2016 del Consorzio che rinvia a settembre le celebrazioni “in casa” per i 70 anni e nel frattempo continua a portare il nome della Barbera in giro per il mondo. «La promozione avrà due indirizzi – ha specificato Mobrici – quello locale, nel suo territorio d’origine, perchè crediamo che chi viene qui a comprare Barbera deve trovare un posto che ama questo vino e all’estero, soprattutto nei Paesi del nord Europa, negli Usa e in Canada. E poi le partecipazioni a Golosaria, al raduno degli Alpini, Vinum di Alba, Collisioni, Nizza è Barbera, solo per citarne alcune.
«Attendiamo con trepidazione anche la nuova formula della Douja d’Or in centro, come abbiamo sempre sostenuto e nella quale crediamo molto» ha detto ancora Mobrici. Il presidente, insieme ai vice Chiarlo e Giordano, torna anche sulla questione sollevata soprattutto dei social del reddito dei barberisti, in relazione a bottiglie vendute a meno 1 euro e 50 il litro nella grande distribuzione. Ricordando che il Consorzio non ha potere di intervenire sui prezzi di uve e di bottiglie, il presidente ha però ammesso di aver dato mandato ai propri ispettori vigilatori di fare una cinquantina di controlli, in ogni tipologia di punto vendita, sia in Italia che all’estero. E, pur ammettendo che sono stati rilevati prezzi bassi come quelli “denunciati”, di pari passo i campioni sono risultati in regola sia per quanto riguarda le caratteristiche del prodotto che per quanto riguarda i requisiti burocratici.
Quello del prezzo al pubblico sarà sicuramente uno dei temi che verranno affrontati agli Stati Generali della Barbera in corso di organizzazione. In quell’occasione dovrebbe essere sottoscritta anche una richiesta al mondo della politica affinchè si adoperi per intervenire sulla frammentazione fondiaria e introduca sgravi e norme che favoriscano l’accorpamento dei vigneti e dei terreni agricoli in genere.
Daniela Peira