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Il corso di laurea in Scienze motorie di Torino e Asti primo in Italia

Emerge dal rapporto Censis sulle università italiane. Mario Sacco: “Astiss in forte crescita”

Scienze motorie primo in Italia

Il corso di Scienze delle Attività motorie e Sportive dell’Università di Torino, nelle due sedi del capoluogo regionale e di Asti, ha ottenuto il primo posto della classifica nazionale delle lauree triennali per qualità della didattica e dei servizi erogati.
Lo dice il Censis che, nel rapporto 2018/2019, ha stilato una classifica delle università italiane. Il corso di Scienze Motorie Torino/Asti ha ottenuto infatti il punteggio massimo – pari a 106,5 – collocandosi davanti a importanti atenei del Paese, quali Bologna, Parma, Pavia, Milano.
Il rapporto Censis viene stilato annualmente e tiene conto di una serie di parametri, tra cui la qualità della didattica, i servizi erogati agli studenti, le capacità di internazionalizzazione, le aspettative e gli sbocchi professionali dei laureati.

I commenti di Mario Sacco e Giovanni Musella

I dati, emersi durante un incontro di presentazione, presso il Polo universitario astigiano, del nuovo presidente del corso di laurea Suism, la prof. Claudia Palestrini, è commentato con soddisfazione da Mario Sacco, presidente del consorzio universitario Astiss. «Il primato di Asti nel campo sportivo e delle Scienze motorie – afferma – è un fatto che dà credito e valore alla scelta degli enti consortili di puntare sulla formazione avanzata e di qualità per questo territorio. Astiss – con i corsi universitari di Scienze Motorie, Infermieristica, Servizio Sociale, Agraria, i master, le accademie e le scuole di alta formazione – è un istituto culturale in forte crescita, che eroga qualità nei servizi culturali e di formazione dei giovani, contribuisce a dare valore al territorio, favorisce lo sviluppo dell’economia e del mercato. Tutti fattori virtuosi riconosciuti dalle Istituzioni e dai cittadini».
«Il corso Suism ad Asti, con le oltre 230 matricole inserite in questo anno accademico – aggiunge il coordinatore Giovanni Musella – rappresenta la metà degli studenti gravitanti sull’ateneo torinese. Il fatto di avere performance così elevate è un segnale che va a confermare il buon lavoro svolto fino ad oggi nella qualità della didattica erogata. Qualità didattica cui si aggiungono tanti altri aspetti di attenzione e cura ad ogni studente nel percorso triennale di studio e dopo la laurea».

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