L’ha fatto di nuovo. Dopo il premio dell’anno scorso, l’avvocato Barbara Odarda ha realizzato un altro cortometraggio contro la violenza sulle donne che si è piazzato al secondo posto (ex aequo con Benevento) del concorso indetto dalla Fondazione Avvocatura Italiana destinato alle Commissioni Pari Opportunità dei vari Ordini Forensi. Ad Asti, oltre all’autrice del corto, ne fanno parte la sorella Roberta Odarda, Cristina Preti, Davide Arri e Fabio Nicotra.
Il titolo dell’opera premiata è “Alla fine del muro” (qui il link per guardarlo) dove per mura non si intendono solo quelle domestiche (dove peraltro si consumano 7 casi di violenza su 10) ma anche quelle dei dove le donne lavorano (fabbriche, negozi, uffici) o sono detenute o sono in viaggio verso la speranza. Ma sono muri anche i silenzi che circondano le donne, l’uso sbagliato delle parole, i luoghi comuni difficili a morire.
Il corto è una selezione mirata e indovinatissima di fotografie, alcune scattate anche ad Asti, che restituiscono storie di resistenza, coraggio e speranza, concentrandosi sulla rinascita e la forza di coloro che riescono a uscire dall’oscurità delle diverse forme di violenza: fisica, psicologica, sociale ed economica. Barbara Odarda ha ricevuto il premio venerdì al Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna.
In contemporanea ad Astiss, in collaborazione con Ordine Avvocati e Camera Penale, il Comitato aveva organizzato un incontro sulla rappresentazione processuale dei processi di Codice Rosso e le parole usate nel trattamento mediatico e sociale della violenza di genere. Ospiti il giudice Desiré Perego, l’avvocato Barbara Sorgato, i giornalisti Federico Gottardo e Carlotta Rocci. Incontro moderato da Roberta Odarda.