Presso il Centro di documentazione e biblioteca pedagogica di Torino si è tenuto l’incontro della Rete Cpia dal titolo “L’orientamento nei Cpia e i servizi Ivc. All’iniziativa di formazione promossa dalla Fondazione San Paolo per la Scuola, hanno partecipato dirigenti e docenti delle sedi Cpia che si occupano delle tematiche di orientamento (verso il lavoro, la Formazione Professionale, le scuole secondarie di II grado), tra cui l’istituto statale di istruzione per adulti Cpia 1 Asti.
Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Giulia Guglielmini, presidente Fondazione per la scuola, è intervenuta Raffella Nervi, referente orientamento permanente Regione Piemonte, che ha illustrato la sperimentazione attualmente in corso. Davide Bosso, dirigente dell’istituto statale di istruzione per adulti Cpia Asti “Maestro Eugenio Guglielminetti”, considerando il riferimento normativo delle recentissime linee
guida per l’orientamento del Ministero dell’Istruzione e del merito (DM 328 del 22.12.2022), ha successivamente illustrato gli obiettivi dell’orientamento nei Cpia, tra i quali: contribuire a ridurre il numero di giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), incentivare la formazione permanente (Lifelong Learning), collegare le esigenze individuali al contesto sociale e lavorativo, rinforzare il rapporto esistente tra la scuola e il mondo del lavoro.
La fase di accoglienza dei Cpia, parte integrante del monte ore di frequenza del singolo studente, ben si coniuga con le finalità dell’orientamento, anche per quanto riguarda il riconoscimento di crediti, per cui attualmente mancano linee guida comuni, soprattutto per il
riconoscimento delle competenze informali e non formali. L’adozione da parte dei Cpia di un processo orientativo strutturato richiede formazione adeguata per i docenti che se ne occuperanno, anche attraverso la facile conoscibilità di tutte le offerte sul territorio. Tra le idee l’implementazione di una piattaforma informativa e una didattica orientativa di alcuni mesi durante il percorso annuale. Ovviamente si sottolinea la criticità delle risorse necessarie per arrivare a un processo strutturato di riconoscimento delle competenze.
Teresa Valentino, responsabile dell’ufficio di certificazione delle competenze della Regione Piemonte, ha illustrato i servizi IVC, nelle fasi di identificazione e validazione delle competenze per la certificazione (attestato regionale) dell’apprendimento non formale e informale. I referenti di alcuni degli enti formativi erano presenti in sala e, in chiusura, hanno illustrato brevemente la loro azione.
E’ emerso che sono necessarie professionalità diverse che lavorino in sintonia per gli stessi obiettivi e adeguata formazione per chi vuol fare orientamento in maniera concreta e strutturata, per arrivare a una certificazione delle competenze acquisite. L’incontro ha sollevato molteplici domande e ha permesso una considerazione condivisa al tema dell’orientamento, inteso come processo di presa di coscienza e di personalizzazione della scelta.