I consiglieri comunali del Partito Democratico di Asti Roberto Vercelli, Maria Ferlisi, Michele Miravalle e Luciano Sutera Sardo hanno depositato un’interpellanza all’amministrazione comunale sollevando preoccupazioni riguardo il mancato recupero dello stabile situato in piazza Leonardo da Vinci e via Goito, sede del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia). Il Cpia è riconosciuto come un’istituzione pubblica fondamentale, dedicata alla formazione e all’istruzione degli adulti, e si rivolge a persone con più di 16 anni che necessitano di completare la scuola dell’obbligo, imparare l’italiano, proseguire negli studi per accedere alle scuole superiori o acquisire nuove competenze linguistiche e culturali. «Il Centro rappresenta una risposta essenziale ai bisogni di istruzione e formazione della popolazione adulta, inclusi lavoratori, i non occupati (né in istruzione né in formazione), migranti in un’ottica di Life Long Learning, in linea con i principi promossi dal Trattato di Lisbona per la crescita personale e l’inclusione sociale» spiegano i consiglieri comunali.
Il Cpia ha registrato circa 3.000 iscritti, di cui oltre 2.000 sulla sede di Asti, con un incremento annuo di circa 500 studenti. Un dato che dimostra la capacità dell’istituzione di rispondere ai bisogni della comunità. Nonostante questo incremento, per svolgere appieno il proprio compito, il Cpia necessita di ulteriori spazi. Il recupero degli edifici pertinenti la sede centrale permetterebbe alla scuola di avere tutte le aule necessarie e rafforzerebbe il suo ruolo di «polo di istruzione e inclusione» per la comunità astigiana.
I consiglieri evidenziano che l’ala sinistra su piazza Leonardo da Vinci risulta incompleta e l’ala su vicolo Goito necessita di un recupero: «Pur essendo il Cpia un’Istituzione del Miur e i suoi percorsi di primo livello siano in carico al Comune, non c’è mai stata una progettazione e uno studio di fattibilità per il recupero dell’ala abbandonata dello Spazio Vinci, nemmeno rispetto ai piani di edilizia scolastica o al Pnrr». A fronte di tale situazione di stallo e necessità, i consiglieri chiedono all’amministrazione di fornire risposte e agire con urgenza «per chiarire quali siano i piani per il recupero dell’edificio laterale e frontale dello Spazio Vinci, specificamente finalizzato alla realizzazione di aule didattiche e laboratori; mettere a bilancio 2026 almeno il denaro necessario per uno studio di fattibilità per il recupero dello stabile; effettuare la manutenzione ordinaria del marciapiede in via Goito, che attualmente risulta parzialmente chiuso; provvedere celermente alla manutenzione del tetto dell’edificio laterale, in quanto la sua condizione rappresenta «un pericolo per i numerosi pedoni che transitano sul marciapiede».