Ricordando il Grande Torino
Oggi e domani il cuore granata di Asti vivrà momenti di grandi emozioni ricordando la squadra di invincibili entrata nella leggenda. Con un occhio al passato, al Grande Toro, sarà possibile visitare una mostra temporanea (aperta solo oggi tra le 10 e le 18) nell’androne del Municipio. “Eterna leggenda” è l’esposizione itinerante che mette insieme numerosi cimeli, soprattutto foto e stampe, su quel 4 maggio del 1949 quando l’aereo del Torino si schiantò sulla collina di Superga spazzando via una delle squadre di calcio più forti del mondo. Il Torino stava rientrando dalla partita contro il Benfica giocata a Lisbona, ma l’aereo si schiantò sulla collina alle spalle di Torino decretando la morte di trentuno persone fra calciatori, staff tecnico, giornalisti e membri dell’equipaggio.
Sabato l’intitolazione
La mostra ad Asti apre una due giorni dedicata al Grande Toro che culminerà domani, sabato, alle 11, con la cerimonia di intitolazione dell’area sportiva del Lungotanaro al “Grande Torino”.
A scoprire la targa, oltre alle autorità, ci sarà Susanna Egri Erbstein figlia del direttore tecnico del Grande Torino, Ernst Egri Erbstein, tra le vittime dello schianto di Superga. La cerimonia sarà commentata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC, ma saranno presenti all’evento anche Domenico Beccaria insieme a Gianpaolo Muliari, rispettivamente presidente e direttore del Museo del Grande Torino e della leggenda granata, Mariarosa Mascheroni, presidente dell’UCG (Unione Club Granata), Herman Bovo, rappresentante del Museo del River Plate e una rappresentanza di calciatori ed ex calciatori del Toro.
Tra le autorità astigiane, il sindaco Rasero, l’assessore Gianfranco Imerito, il presidente del Toro Club di Asti Mercuri e il presidente onorario Gerbi.
Il docufilm sui giovani calciatori del dopo Superga
Un’occasione per scoprire cosa avvenne nelle settimane successive alla tragedia di Superga sarà offerta oggi pomeriggio, alle 18, alla sala Pastrone quando verrà proiettato il documentario “L’ultimo viaggio del Conte Rosso” di Fabiana Antonioli. Alla proiezione del docufilm sarà presente la regista che ha voluto raccontare la storia dei ragazzi diciottenni, del vivaio granata, scesi in campo dopo l’incidente aereo per le ultime quattro partite di campionato. Sia la mostra sia la proiezione del documentario saranno ad ingresso libero.
«Siamo onorati – hanno sottolineato il sindaco e l’assessore – di rendere effettiva questa intitolazione perché è una scelta che condividiamo, perché il “Grande Torino” non è solo una squadra di calcio, non è solo un evento da commemorare, è molto di più, è qualcosa che è nel cuore di tutti noi, che va oltre ogni tifoseria, è qualcosa che appartiene a tutti, indipendentemente dalla squadra per cui si tifa. Poi è giusto che il complesso sportivo del Lungotanaro, così utilizzato sia dai giovani sia dai meno giovani, centro di aggregazione per uno dei quartieri più popolati e vivi della città, abbia finalmente una sua connotazione e porti un nome così importante, simbolo di sport, di storia, di cuore».
Riccardo Santagati