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Attualità
La denuncia

Il figlio ipovedente sbaglia a obliterare il biglietto, 81enne di Asti multata sul bus

La donna, che cammina con una stampella, ha consegnato il ticket al figlio che a causa della disabilità ha sbagliato a passarlo sotto lo scanner. Per il controllore “nessuna giustificazione”

La legge non ammette ignoranza, ma certe volte lascia l’amaro in bocca l’inflessibilità con cui si applica, soprattutto se a farne le spese sono soggetti considerati fragili. L’ultimo episodio è successo a una nostra lettrice che, qualche giorno fa, si trovava a bordo di un autobus dell’Asp, sulla linea 3, tra viale la Vittoria e corso Matteotti.

«Mia mamma, che ha 81 anni e cammina con una stampella, era sul bus insieme a mio fratello, ipovedente, di ritorno da una commissione in banca – racconta la figlia della donna – Mio fratello ha l’abbonamento dedicato agli ipovedenti, ma mia mamma aveva regolarmente acquistato due biglietti orari, quelli da 1,20 euro. Essendosi seduta, non potendo stare in piedi a causa della stampella, ha consegnato a mio fratello uno dei due ticket affinché lo obliterasse sotto l’apposito scanner. Così ha fatto, o meglio ha creduto di fare sentendo un suono che sembrava essere stato emesso dall’obliteratrice». Invece quel suono non era dello scanner, ma uno molto simile. Poco dopo un controllore ha fatto il suo lavoro chiedendo di mostrare il biglietto. «Ticket che non era convalidato – continua la figlia – e a nulla è servito che mia mamma mostrasse i due biglietti nuovi spiegando al controllore che mio fratello, essendo ipovedente, era stato tratto in errore da un suono simile a quello dello scanner». Così all’anziana donna è stata contestata una multa di 30 euro «che ha subito pagato – continua la figlia – perché mia mamma è una persona onesta, ma quel controllore non ha voluto sentire ragioni». Il giorno dopo madre e figlia si sono presentate all’Asp per protestare, «ma agli uffici ci hanno riposto, con un atteggiamento infastidito, di compilare il foglio della contestazione».

Dall’Asp, contattata per una replica, fanno sapere che «a bordo del mezzo erano presenti due validatrici funzionanti e che il ticket non era stato regolarmente obliterato». «Esiste anche una tessera disabili che prevede libero accesso anche per l’accompagnatore, ma non è questo il caso. Quindi – continuano dall’Asp – il controllore ha dovuto farle la multa che comunque può essere contestata». «Quel controllore mi ha davvero mortificata – conclude l’anziana donna – quindi ho pagato la sanzione, ma d’ora in avanti userò il taxi quando avrò bisogno di muovermi in città».

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Una risposta

  1. Forti con i deboli e deboli coi forti…. Voglio vedere con le “risorse “ se fanno uguale…

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