E’ una protesta che coinvolge genitori e bambini quella in corso alla scuola primaria Anna Frank.
Il motivo? La circolare con cui il dirigente scolastico, Tommaso Nuzzi, ha vietato dal 15 marzo l’utilizzo dell’ampio giardino interno della scuola fino a data da destinarsi. Come riportato nella circolare pubblicata sul sito internet dell’istituto comprensivo 3, di cui fa parte la Anna Frank, afferma che «è inibito, a partire dalla data odierna (15 marzo, ndr) e sino a nuova comunicazione, l’uso del parco di pertinenza dell’edificio scolastico “A. Frank” per tutte le attività didattiche e ludico-ricreative che possano avere luogo durante la giornata scolastica. E’ invece consentito l’uso dei viali di accesso all’edificio scolastico per le ordinarie operazioni di ingresso e uscita e in caso di evacuazione dovuta ad emergenza».
Il presidente del consiglio di istituto
Di fronte alla notizia i genitori si sono subito attivati per saperne di più attraverso il presidente del consiglio di istituto, Massimo Bilotta.
«Il dirigente Nuzzi, nel suo provvedimento – spiega Bilotta – ha espressamente richiamato la normativa “in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ciò fa temere che vi siano delle carenze, se non delle irregolarità strutturali, nel giardino di cui i bambini hanno da sempre fruito e delle quali neppure il Consiglio di istituto ha mai avuto notizia».
Bilotta ricorda quindi l’importanza per i bambini di poter fruire di un’area verde. «E’ fondamentale – sottolinea – per prendere una boccata d’aria durante la ricreazione ed è indispensabile per le classi che seguono il tempo pieno, dato che costringere dei bambini a rimanere in un luogo chiuso per tante ore rappresenta veramente un problema. Anche perché, comunque, essendo 370, gli alunni ora non possono nemmeno passeggiare nell’androne della scuola all’intervallo, dato che non li conterrebbe tutti, per cui sono costretti a rimanere nelle aule. Una situazione difficile in particolare per gli alunni disabili. Oltre che un vero peccato, anche perché il giardino è molto bello e ampio, tanto che veniva utilizzato nella bella stagione per fare lezioni all’aperto (essendo dotato di tavoli e sedie) o lezioni di motoria (ginnastica) quando il vicino Palasanquirico, regolarmente utilizzato dalla scuola, non è disponibile».
Il presidente del consiglio di istituto ricorda anche di aver chiesto spiegazioni e incontri al dirigente. «Ho mostrato un atteggiamento costruttivo e collaborativo – afferma – chiedendo un incontro per capire in cosa consistesse il problema e trovare una soluzione. Ma tutti i miei tentativi sono stati respinti».
L’iniziativa dei bambini
Intanto si sono attivati anche i bambini. «Hanno organizzato una raccolta firme da consegnare al dirigente – racconta – e realizzato dei disegni con appelli in cui chiedono di riaprire l’area verde. Hanno anche realizzato dei disegni che abbiamo raccolto e appeso fuori dai cancelli della scuola. Peccato che poi i pannelli siano spariti e nessuno sappia dirci dove sono stati collocati».
Interpellato dal nostro giornale, il dirigente Nuzzi non ha rilasciato dichiarazioni. Mentre l’assessore comunale all’Edilizia scolastica, Stefania Morra, assicura: «L’area verde non presenta problemi di sicurezza. Nei prossimi giorni contatterò il dirigente per capire in cosa consiste il problema».