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Il giornalista Carlo Panellaparla delle origini del jihadismo
Attualità

Il giornalista Carlo Panella
parla delle origini del jihadismo

Quali sono le origini del terrorismo islamico che oggi assale l'Occidente e perché non si è capito, e di conseguenza non si è intervenuti in tempo per affrontare un problema che oggi appare di

Quali sono le origini del terrorismo islamico che oggi assale l'Occidente e perché non si è capito, e di conseguenza non si è intervenuti in tempo per affrontare un problema che oggi appare di quasi impossibile soluzione? Sono questi i temi affrontati da Carlo Panella nel corso della presentazione del volume "Il libro nero del Califfato", avvenuta nella ex sala consiliare del Municipio ed organizzata dalla Biblioteca Astense, dal Rotary Club Asti e dall'Associazione Italia ? Israele.

«La situazione oggi è drammaticamente peggiorata ?- ha detto Panella -? e chi vive a Roma ha cambiato modo di vivere. Definiamo terroristi coloro che si sono macchiati di questi gesti atroci, ma è una definizione parziale, perché costoro si percepiscono come militi della Jihad e colpiscono per punire le violazioni della legge islamica. Gli obiettivi non sono casuali: per loro il calcio è un peccato, la musica è proibita, così come i ristoranti, considerati luoghi impuri, dove uomini e donne si ritrovano per cenare insieme in pericolosa promiscuità. Questa visione della vita è il prodotto di uno scisma che si è verificato nel XVII secolo, quello che noi ricordiamo come "secolo dei lumi", o tempo dell'Illuminismo: mentre l'Occidente si avviava alla democrazia, l'Oriente preparava al suo interno uno scisma che avrebbe prodotto le conseguenze odierne, grazie ad una svolta radicale che vorrebbe tornare alla purezza delle leggi date nel 622.»

In quel tempo Maometto distrusse gli idoli della Mecca, combattè il politeismo e i suoi sacerdoti e fondò Medina, ossia la "polis", la città in cui si sarebbe dovuta seguire la vera fede, da praticare con comportamenti e costumi nuovi e dettati dal Corano. Maometto si considerava un profeta (esattamente come lo erano stati Abramo e Gesù) ed ai suoi comportamenti si ispirano oggi i fanatici dell'Isis: anche lo sgozzamento dei prigionieri ha un'origine, perché si rifà a come si comportò Maometto nei confronti degli Ebrei che lo avevano tradito, riducendo in schiavitù le loro moglie figli, esattamente come accade oggi. «A fronte di società autoritarie e che non funzionano -? ha spiegato Panella -? il modello della violenza suggestiona molti giovani nati in Occidente, anche perché nel mondo musulmano permane l'enorme frustrazione delle guerre sempre perse. Infine, c'è la convinzione che il giorno dell'Apocalisse sia imminente, per cui il kamikaze ritiene di doversi presentare davanti ad Allah avendo compiuto il proprio dovere nei confronti degli infedeli. Non credo nella teoria dell'emarginazione, perché raramente questi assassini sono degli emarginati: questi sono individui che credono nell'uomo nuovo e si regolano di conseguenza, avendo la loro fede come punto di riferimento. Le primavere arabe hanno fatto cadere regimi corrotti e incapaci, ma i vincitori non hanno saputo gestire la vittoria».

r.r.

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