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Il grazie di Papa Francesco per la bagna cauda
Attualità

Il grazie di Papa Francesco per la bagna cauda

Non ci sono prove certe che Sua Santità Papa Francesco l'abbia mangiata, ma sicuramente l'ha ricevuta e l'ha ritenuta un dono talmente da gradito da far inviare una lettera di

Non ci sono prove certe che Sua Santità Papa Francesco l'abbia mangiata, ma sicuramente l'ha ricevuta e l'ha ritenuta un dono talmente da gradito da far inviare una lettera di ringraziamento alla Segreteria di Stato. Parliamo della bagna cauda, il piatto più piemontese che ci sia, che a fine gennaio è stato protagonista di un "Elogio" grazie alla Ca dì' Amis e all'associazione Piemontesi a Roma.

In quell'occasione, la Bottega del Vino di Moncucco ha preparato una cassa omaggio al Pontefice che conteneva un assaggio di bagna caoda preparata dai cuochi della Trattoria del Freisa di Moncucco insieme ad una confezione di peperoni sott'aceto di Capriglio presidio Slow Food, il tipico "fujot", il bavagliolo del Bagna Cauda Day e altre verdure tipicamente abbinate all'accompagnamento del piatto, con l'aiuto, nella scelta di prodotti e ricetta, dei titolari dell'azienda agricola Angela Massarone. La consegna è stata fatta da Giuseppe Fassino, per la Bottega del Vino accompagnato da Don Sergio Pellini, salesiano ora direttore della Tipografia Vaticana dopo l'incarico di Rettore del Colle Don Bosco. Particolare la bagna caoda inviata al Papa, perchè è quella senz'aglio, da una ricetta dei Canonici di Vezzolano, la splendida abbazia romanica di Albugnano.

Accanto alle golosità, ovviamente una bottiglia di Freisa d'Asti vivace e, per il dessert, il Malvasia di Castelnuovo Don Bosco "Solidale", prodotto dalla Cantina Terre dei Santi in collaborazione con la Società Operaia di Mutuo Soccorsi a conferma di una storia di solidarietà di collina. A stretto giro di posta il ringraziamento di Papa Francesco, che, nel ringraziare per "espressioni di sincera stima e filiale devozione, unendo in dono un gradito pensiero per la Sua mensa, esorta ad un sempre proficuo impegno a servizio dei più poveri e bisognosi». La lettera si chiude con una benedizione apostolica a tutti coloro che hanno contribuito al dono.

Daniela Peira

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