La Lega è pro o contro l’uso degli autovelox per regolamentare la velocità delle auto? Domanda lecita, dopo che uno storico esponente astigiano del Carroccio, l’ex assessore comunale ed ex consigliere Pierfranco Verrua, ha deciso di prendere una posizione “contro” l’installazione degli autovelox sulla tangenziale di Asti, posizionati dalla Provincia e poi abbattuti da due ignoti armati di flessibile.
Flexman o no, l’abbattimento degli autovelox in tangenziale, che ha provocato un danno all’Ente provinciale di almeno 55.000 euro, è stato accolto da commenti di giubilo dal popolo del web che è arrivato a proporre un premio ai responsabili del fatto. «Se non li hanno messi per fare cassa li hanno posizionati per rompere i co….ni. – ha commentato Verrua circa quei due autovelox – Non vanno bene perché, secondo me, rappresentano un agguato. Quei velox gridano vendetta perché mettere il limite dei 90 Km/h su una tangenziale che, di fatto, è anche un raccordo autostradale significa multare tutti i turisti di passaggio». E ancora: «Io sarei non solo per togliere quei due autovelox, ma anche chi ha avuto la pensata di metterli».
Alle parole di Verrua fanno eco quelle del vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso che abbiamo interpellato sul caso. «Ci sono delle zone dove assolutamente bisogna avere delle limitazioni di velocità, ma ci sono tanti autovelox che sono posizionati malamente e che non vanno tenuti. – replica Carosso – Sono convinto che l’autovelox sulla tangenziale non debba esserci perché la tangenziale è sicura e grandissimi incidenti non ne ho mai visti, soprattutto dov’era posizionato».
Ma non c’è il timore che l’abbattimento dei velox in tangenziale, unito alla popolarità di flexman, possa spingere qualcuno all’emulazione, magari accanendosi contro le telecamere del sistema “free flow” dell’Asti-Cuneo? «A compiere quelle azioni ci sono responsabilità penali e quindi consiglio a tutti di non fare delle cavolate – osserva Carosso – Però devo dire che oggi si è abusato un po’ di questa situazione. Ci sono autovelox importanti, come quelli vicino a scuole o nei centri abitati dove ci sono stati incidenti gravi, come a Nizza. In questo caso sono d’accordo a limitare la velocità. Non sono d’accordo sulla tangenziale di Asti soprattutto ai 90 Km/h com’era e specie negli orari di punta. L’ho detto più di una volta: ci sono pendolari che abitano a Isola, Motta e Castagnole Lanze, magari devono andare a Quarto, vanno al mattino e tornano la sera e prendono l’autovelox al mattino e alla sera. Magari guadagnano 1200 euro al mese e alla fine pagano 500 euro di multa. Questo non va bene, per rallentare si possono mettere altri sistemi di dissuasione».
Invece sul nuovo autovelox che il Comune, su suggerimento del prefetto, andrà a installare nel centro abitato di Quarto dopo i numerosi incidenti avvenuti di recente? «Dico che gli autovelox devono essere posizionati dove sono utili – risponde Carosso – Se sappiamo che ci sono stati degli incidenti devono essere messi perché ci sono situazioni dove sappiamo che si va forte, anziché rallentare. Ci sono altre zone dove sono stati posizionati dai sindaci che magari hanno fatto accordi con la Comunità o le Unioni per fare un po’ cassa, perché sappiamo che i bilanci sono delle volte insostenibili. Sappiamo anche che i soldi delle multe dovrebbero essere reinvestiti in sicurezza e viabilità, ma abbiamo i dati del Ministero dell’Interno che non lo confermano. In questo caso non va bene e bisogna toglierli».
[nella foto il vicepresidente della Regione Fabio Carosso]
2 risposte
Non molti giorni dopo l’abbattimento degli autovelox, a pochi mt. dopo uno di questi in direzione di Asti, c’è il guard-rail quasi divelto per, credo, un incidente e non per un colpo d’aria. La verità è che gli autovelox servirebbero ovunque per limitare la velicità, prima causa di incidenti mortali. Ma se ne fregano tutti, tranne chi ha perso un parente o amico sulla strada.
Che anche un alto rappresentante delle istituzioni, quale il vice presidente della Regione Piemonte, approvi e giustifichi il mancato rispetto della normativa italiana, mi pare quanto meno diseducativo.