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Lutto

Il «maestro» Giancarlo Porro verrà ricordato per sempre

In seguito le lettere di alcuni suoi ex alunni e l’ex collega Ausilia Quaglia, attuale vicesindaco di Nizza

È stato annunciato il decesso di Giancarlo Porro, la cui esistenza è stata contraddistinta da sobrietà, discrezione e spessore. Il manifesto che ne annuncia «la conclusione del viaggio», riflette pienamente il suo stile di vita.

Maestro elementare stimato e apprezzato da colleghi e studenti, lascia la moglie Vanda e le figlie Annalisa e Serena.

«Nel silenzio, nella sobrietà, nel quotidiano: così ricorderemo il Maestro Giancarlo Porro, educatore intelligente e appassionato, propositivo e coerente. Non un silenzio vuoto, il silenzio che è permeato da una densità di ricordi, di discussioni, di esperienze stimolanti, di confronto sempre finalizzato alla crescita di una scuola educante e che sarebbe banale descrivere a parole».

Così alcuni dei suoi ex alunni degli ultimi anni di scuola parlano di lui, maestro indimenticato. Il Maestro Porro citava spesso Gianni Rodari: «Insegnare è un lavoro da pazienti tessitori di sogni».

«In ogni sua lezione metteva in pratica questo pensiero, trasmettendoci i valori dell’uguaglianza, della condivisione, della responsabilità come individui e come membri di un gruppo. Le lezioni creative e stimolanti come la realizzazione del plastico di Nizza medievale, i momenti di svago in cui ci lasciava liberi di esprimere le nostre passioni, le gite di fine anno al Bricco, ma anche momenti più seri e responsabilizzanti come gli accesi dibattiti per risolvere discussioni tra noi compagni, sono ricordi preziosi che tutti noi porteremo per sempre nel cuore».

(Gabriele Carbone, Alessia Tomasi, Ilaria Zaccone, Carlotta Catalfo, Luciano e Marco Avigliano)

Allo stesso modo lo ricordano altri studenti (dei suoi lunghi anni di carriera), con i quali sempre si rapportava con stima e autorevolezza, lo stesso stile che gli era usuale con noi colleghi che ne apprezzavamo la competenza, il rigore e l’assenza di compromessi, l’ironia e la lealtà.

«Ricordiamo anche il ruolo di vicario, di membro dello Staff d’Istituto, che guidava le scelte educative e didattiche della scuola Rossignoli. Così lo ricorderà anche la Città, come amministratore schietto, assessore impegnato e intransigente. Mancherà sicuramente alla famiglia, ai nipoti che erano la sua luce ma anche a chi crede nel l’importanza ineludibile della cultura, della conoscenza esperienziale, nel valore dell’onestà, praticata e non sbandierata, della responsabilità civica e della parola data».

(Ausilia Quaglia, ex collega, oltre che vicesindaco di Nizza Monferrato)

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