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Il maialino in premio vivrà in una cascina
Attualità

Il maialino in premio vivrà in una cascina

A Villafranca le associazioni ambientaliste protestano per il “premio vivo”, ovvero il maialino che dà il nome alla manifestazione: ecco cos’è successo

A Villafranca d’Asti “Maiale d’Autore” cambia format, piace al pubblico, arrivato anche da fuori provincia, ma incappa nelle proteste ambientaliste.

Un maialino vivo in palio nella prima edizione della gara di spinta delle rotoballe innesca la polemica su Facebook con una pioggia di condivisioni e commenti di denuncia nei confronti del sindaco e degli organizzatori per non aver accettato di tramutare il premio in buoni spesa. Protesta proseguita anche nella giornata di ieri, lunedì, con l’arrivo di mail all’indirizzo di posta elettronica del comune di Villafranca in cui si invita l’amministrazione a cambiare rotta e a porre fine all’utilizzo degli animali nei festeggiamenti.

L’invito ad un “mail bombing” era già serpeggiato ieri fra i convinti animalisti e su fb era reperibile il format della lettera da inviare all’indirizzo del Comune.

Toni giudicati esagerati dal sindaco Guido Cavalla: «Il maialino non era esposto e non è stato né maltrattato né sbeffeggiato. In piazza c’era solo una foto, mentre l’animale era in fattoria. Alla richiesta di cambiare il premio abbiamo proposto di mettere in palio dei salami, ma nemmeno quelli erano graditi. La nostra festa è dedicata ai salumi, che promuoviamo come eccellenza gastronomica del territorio». Il maialino, vinto dalla squadra di Monale, in gara contro le altre Pro loco della Valtriversa impegnate nella mini sagra dedicata alle ricette di carne maiale allestita come ogni anno tra le piazze e le vie del centro storico di Villafranca, si trova ora in una fattoria del paese.

«Dopo la vittoria – ha assicurato Cinza Scaiola della Pro loco di Monale – i nostri ragazzi sono andati a prenderlo in fattoria e uno di loro si è preso l’incarico di allevarlo: è stato sistemato in un recinto insieme a caprette e altri animali». Polemiche ambientaliste a parte, la sagra è piaciuta. «Dopo dieci anni– spiega il vicesindaco Roberto Guazzo, a capo della macchina organizzativa – abbiamo deciso di cambiare sostituendo il concorso con una degustazione promozionale dei migliori salami cotti e crudi del Monferrato e offrendo al consumatore l’opportunità di incontrare i 12 produttori artigianali locali selezionati».

Marzia Barosso

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