Si saprà fra qualche giorno quali saranno le azioni che gli ambulanti del mercato di Asti intraprenderanno per alzare i toni della protesta contro la decisione del Comune, sempre più imminente, di spostare i banchi da piazza Alfieri e piazza del Palio. Decisione già presa, ma di cui manca ancora la delibera finale con modalità e tempi del trasloco. L’ipotesi più probabile sarà di procedere dopo il Luna Park di maggio per garantire alle giostre di poter allestire ancora una volta in piazza del Palio.
Agli ambulanti è già stata mostrata una planimetria di come sarà il futuro mercato con i banchi accorpati. Mappa che non piace, ma che il Comune sta in parte rivedendo per risolvere alcune criticità sebbene lo spostamento continui a essere «irricevibile» per gli operatori ambulanti. Per quanto riguarda la protesta, l’ipotesi al vaglio è quella di animare un corteo di furgoni lungo le vie del centro in una delle prime settimane di marzo, «questo per non accavallare la manifestazione con la protesta dei trattori».
Ma, nel frattempo, è la Commissione che rappresenta il mercato di Asti a riaccendere la querelle con il Comune in quella che definisce «la fiction del mercato» iniziata il 26 novembre 2019 «quando una delibera della Giunta comunale si prefiggeva come obiettivo il rilancio del mercato e la riqualificazione di piazza Alfieri, Campo del Palio e Libertà». Una lunga storia che ha dovuto affrontare, con battute d’arresto e ripartenze, la pandemia da Covid-19, le restrizioni dei DPCM, il lento ritorno alla normalità fino a quella che gli ambulanti definiscono «un’accelerazione inaspettata, nel 2022, in vista delle elezioni».
Accelerazione con una proposta fatta dal Comune per accorpare i banchi in una nuova disposizione che eliminasse le criticità esistenti, tra cui i “buchi” creati dall’abbandono della piazza di diversi operatori. «In quel contesto, fra l’elezione e successive dimissioni della Commissione del mercato e la mancata conferma dell’assessore Coppo al Commercio, questa splendida fiction si è trasformata in un dramma – sottolineano i rappresentanti degli ambulanti in una nota ufficiale – La nomina di un nuovo assessore e l’elezione di una nuova Commissione portano ad un totale stravolgimento di quelle che erano le intenzioni della precedente amministrazione anche se guidata dallo stesso sindaco. Si passa dalla sistemazione della piazza al trasferimento di piazza Alfieri e piazza Libertà in un unico mercato da realizzarsi in piazza Campo del Palio con il benestare della Commissione precedente, che prima capeggiava la protesta fino ad arrivare a presentare un ricorso al Tar e uno al Consiglio di Stato. In poche parole, i nostri rappresentanti si erano fatti fagocitare e si erano trasformati nel giro di qualche mese da incendiari a pompieri».
Da qui nuove tensioni, proteste, accuse reciproche di cercare solo lo scontro fino alla riduzione dell’orario di lavoro e poi una nuova proroga sullo stesso. «Sono passati 13 mesi da quando l’amministrazione aveva detto che entro il mese di febbraio saremmo andati tutti in piazza Campo del Palio – continuano gli ambulanti – È stata sfiduciata la Commissione precedente ed è stata eletta una nuova Commissione, che anche se regolarmente riconosciuta dall’amministrazione viene tenuta in disparte e non viene consultata, nonostante le numerose richieste per risolvere una serie di problematiche che sono indipendenti dalla scelta politica dell’amministrazione. Sono 13 mesi che assistiamo agli show hollywoodiani dell’assessore Bovino che usa frasi fatte del tipo “la decisione è stata presa, le scelte sono state fatte” e così via. Un assessore che in consulta comunica e dichiara delle cose che poi sistematicamente smentisce il giorno successivo sui giornali. Le sue false promesse e i suoi falsi impegni stanno danneggiando in modo grave gli operatori del mercato».
Ma non è solo l’assessore al Commercio ad essere al centro delle dure critiche degli ambulanti. Adesso tocca anche al direttore dell’Ascom Claudio Bruno definito «direttore della sovranità al commercio di Asti». «Bruno spiega in un’intervista i motivi che determinano la crisi del commercio di prossimità ad Asti, pensando a soluzioni per calmierare gli affitti ai negozi – evidenziano i portavoce degli ambulanti – Mentre noi operatori del mercato per pochi metri quadrati di asfalto di cui paghiamo la pulizia per far parcheggiare le macchine nel pulito, per poi ritrovarlo sudicio, molte volte con escrementi e urine, siamo alle prese con una tariffa unica che se rapportata all’affitto del pavimento di un negozio è molto più alta. Non solo, afferma anche che la soluzione al mercato di piazza Alfieri è il trasferimento in piazza Campo del Palio. Per dirla terra terra gli operatori del mercato di piazza Alfieri, piazza Libertà e anche piazza del Palio di queste decisioni prese da questi personaggi ne hanno le suole delle scarpe piene».