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Il Monferrato attira turisti e 15 Comuni pensano alla tassa di soggiorno di 1,50 euro al giorno

Considerate le crescenti presenze, la tassa di 1,50 euro al giorno a persona serviranno per investire sul territorio. L’esempio di chi già la applica.

Il Monferrato “tira” sul mercato del turismo italiano e straniero e i sindaci pensano di introdurre la tassa di soggiorno per rimpolpare un po’ le esangui casse comunali e attingere da lì le risorse per la manutenzione del territorio in modo da essere all’altezza dei turisti e, in un volano virtuoso, attirarne sempre di più.
Questo il senso della riunione che si è tenuta nei giorni scorsi e che ha riguardato una quindicina di Comuni del Nord est astigiano con alcuni centri del Casalese.
«Tutti questi Comuni hanno strutture ricettive, anche quelli più piccoli» spiega Diego Musumeci, sindaco di Moncalvo, centro più importante con 30 strutture fra le quali un albergo 4 stelle di lusso con spa, un altro albergo a 3 stelle e una miriade di case vacanza e B&B. E tutti lavorano. Un territorio collinare straordinario che attira soprattutto turisti stranieri (in prevalenza svizzeri e olandesi) ma che sta entrando anche nelle scelte di molti italiani.
Da “vendere” ha il paesaggio, le cantine, il cibo, la vendemmia, le sagre locali, gli eventi culturali, l’arte, la stagione dei tartufi.
«I turisti vengono per vivere “esperienze” che lascino emozioni oltre a ricordi – spiega ancora Musumeci (promotore dell’iniziativa con il sindaco di Calliano Monferrato Paolo Belluardo) in questo profilo sintetico del turista-tipo del Monferrato – Si è sviluppata tantissimo, ad esempio, l’attività outdoor con le bici elettriche; attività che, a sua volta, crea nuove figure tecniche a servizio degli appassionati e nuove attività commerciali dedicate. In stagione, poi, una delle attività più richieste è quella della cerca simulata del tartufo. Se noi che viviamo qui quasi non ci facciamo caso, per una persona che arriva da Milano o dal Nord Europa, assume quasi i contorni di un rito».
Per questo motivo quella tassa da 1,5 euro a persona a giorno per un max di 7 giorni diventa una risorsa importante per consentire ai Comuni di fare lavori sul territorio che incrementino ulteriormente l’accoglienza diffusa, soprattutto alla luce dei recenti tagli alle spese correnti imposte da Roma.

Penango, il primo che l’ha applicata, ha investito su arredi urbani e il concerto in vigna

E’ stato il primo Comune del Moncalvese ad introdurre la tassa di soggiorno, nel 2022: 1 euro per gli ospiti del Sant’Uffizio, 50 centesimi per quelli in agriturismo e B&B.
«Ogni anno abbiamo incassato dai 13 ai 16 mila euro – dice soddisfatta il sindaco Cristina Patel – E li abbiamo investiti tutti in servizi per i turisti. Fioriere, arredi urbani di qualità, manutenzione di strade e sentieri».
Ma non solo. «Abbiamo incrementato anche gli eventi in grado di attrarre visitatori in paese. Penso soprattutto al nostro concerto nelle vigne, appuntamento ormai molto atteso. Si tratta di un concerto ad agosto, in un’ora insolita, quella del tramonto. I vigneti scelti per il loro panorama si alternano: un anno in frazione Cioccaro e un anno a Penango paese. Con tanto di trattamento antizanzare».
Le prime edizioni furono finanziare dagli amministratori che si autotassavano e, di tasca propria, pagavano le spese. «Oggi, grazie alla tassa di soggiorno possiamo organizzare una bella manifestazione».
Grande attrattiva anche la possibilità di celebrare i matrimoni civili nella chiesetta sconsacrata che fa parte del complesso del relais a 4 stelle che, suo modo, ha attivato un circuito turistico.

Glamping di Orsolina 28 per turisti
che amano la natura di charme

Meno di un anno di apertura, ma la reputazione nel mondo degli appassionati di outdoor di qualità è già altissima.
Parliamo del glamping (camping di lusso) aperto ad aprile 2024 a Moncalvo da parte di Orsolina 28 Art Foundation, centro e villaggio per la danza.
Per l’accoglienza di studenti ed insegnanti ha realizzato un glamping con 28 cupole geodetiche per un totale di 130 posti letto di grande charme e comodità.
A queste si aggiungono le 18 stanze realizzate in una struttura più tradizionale a Penango, Le Magnolie per altri 54 posti letto.
Come da mission, la maggior parte degli ospiti di Bio28 sono giovani professionisti e famiglie italiane e del territorio, che partecipano alle attività offerte dalla struttura.
Avendo inaugurato da nemmeno un anno, non è ancora possibile fare una media degli ospiti accolti, ma bastano le recensioni ottime (non solo alla struttura di accoglienza ma all’intera esperienza di formazione artistica) per capire che quelle cupole immerse nella natura diventeranno presto una delle attrattive più sostenibili dell’intera zona.

 

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