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Vigneti del Monferrato
Attualità

Il Monferrato è autentico, hic et nunc: scopriamo le “Botteghe d’Italia”, prima tappa a Vignale

I motivi per andare fieri del Piemonte sono numerosi, a partire dal riconoscimento UNESCO conferito ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Scopriamo le Botteghe d’Italia

I motivi per andare fieri del Piemonte sono numerosi, a partire dal riconoscimento UNESCO conferito ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, e dal 4 agosto il Monferrato ha un motivo in più di orgoglio: la sala degustazione della “cantina trasparente” HIC et NUNC di Vignale apre agli appassionati avvolgendoli di paesaggio.

Cambia il senso della cantina

Cambia così il paradigma della cantina da luogo tradizionalmente nascosto a spazio per un’esperienza trasformativa che, offrendo uno sguardo privilegiato a raso sui vigneti, fonde in un continuum prodigioso il calice di vino e la vigna, come un taumatropio delle origini del cinema. Se l’attaccamento alle radici di pavesiana memoria è facilmente rintracciabile anche in Monferrato in contesti in cui la tradizione vitivinicola è stata tramandata di generazione in generazione o è espressione di un ritorno alla terra natia, Massimo Rosolen, di origine friulane, con base nel bergamasco e spirito apolide, è un’interessante eccezione.

Investimenti diversificati

Affermato imprenditore nel settore servizi e formazione, otto anni fa decise di diversificare gli investimenti della holding di cui è proprietario puntando sul vino, una passione di famiglia. Perché il Monferrato? “È stata una fortunata coincidenza che mi ha portato qui – racconta Rosolen – in un viaggio di perlustrazione con mio padre, e l’incontro con Vignale, capitale del Grignolino, la vicina Regione Mongetto con le secolari viti di Barbera e la casa colonica è stato fatale: me ne sono perdutamente innamorato”.

Vignle, luogo da vigna

Ed è qui a Vignale, il “luogo da vigna”, che Rosolen dà slancio alla sua impresa in un lento e attento recupero tra una visione innovativa e una promessa di futuro. Insomma, un paese ci vuole anche per il gusto di sceglierlo, per la capacità di riconoscerne le potenzialità e di rispettarne l’essenza mettendo a frutto 21 ettari di vigneto (sui cento totali) assecondandone il naturale equilibrio. Perché l’uso ricorrente del latino da Hic et Nunc alle degustazioni Carpe Diem (per gli appassionati) e In Vino Veritas (per gli esperti)?
“Quando con mia moglie Valentina ci siamo interrogati sul nome da dare alla nostra nuova avventura, è venuto spontaneo sottolineare la specificità di questo luogo e non un altro e l’urgenza di agire, ed è stato immediato declinarlo in hic et nunc.  Inoltre – chiarisce Massimo Rosolen – non volevo personalizzare la cantina con il mio nome ma stabilire un rapporto di stima e fiducia con il territorio, benché fosse altrettanto opportuno segnare un nuovo inizio e il latino, origine comune a molti, è risultata la soluzione più convincente”.

Sette aziende

HIC et NUNC “guida” un gruppo di sette aziende che si riconoscono nel Monferrato Autentico (all’interno del progetto Botteghe d’Italia coordinato dal Consorzio Sistema Monferrato): che cosa significa autentico?
“La partecipazione al PSR 2014 – 2020 della Regione Piemonte ha offerto l’occasione di condividere con un numero ristretto di aziende agricole del Monferrato la creazione di un mercato locale e una promozione comune, uniti dall’autenticità dei prodotti e essendo produttori che qui affondano le radici o hanno scelto questa come terra d’elezione. Per HIC et NUNC in particolare – continua Rosolen – l’aggettivo autentico è strettamente connesso alla scelta di coltivare solo vitigni autoctoni, nati in queste zone e che meglio di altri sono in grado di esprimere la complessità, la ricchezza e la varietà del Monferrato”.

Non rimane che mettersi in cammino e come in un film apprezzare le sequenze di avvicinamento a Vignale per immergersi in una visita indimenticabile che solo la purezza del vino saprà riportare alla memoria nella sua cristallina autenticità. Prenotazione obbligatoria: www.cantina-hicetnunc.it.
Liana Pastorin

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