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Il Movimento 5 Stelle:«L'Asp che non possiamo permetterci»
Attualità

Il Movimento 5 Stelle:
«L'Asp che non possiamo permetterci»

Sulla municipalizzata arriva l'affondo del Movimento 5 Stelle: «Chi comanda lì dentro?» Troppe le criticità rilevate secondo i consiglieri Giargia e Zangirolami, che chiedono un consiglio comunale aperto. E domandano quale destino sia riservato agli autobus acquistati di recente «visto che si teme che non servano perché i chilometri percorsi saranno sempre meno»…

«Chi comanda all’Asp? Ci sembra che le linee dettate dall’amministrazione comunale non vengano recepite dall’azienda quindi vogliamo capire il perché di certe scelte gestionali». I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Gabriele Zangirolami e Davide Giargia, insieme a Rinaldo Russo, convocano i giornalisti per affrontare l’annosa questione che riguarda la S.p.a. posseduta al 55% dal Comune. I rappresentanti del M5S portano tutta la documentazione che sono riusciti ad avere sull’Asp e giungono ad una conclusione: «Troppe scelte dell’Asp sono contraddittorie e non in linea con le decisioni dell’attuale amministrazione. Vogliamo che di Asp si discuta presto in un Consiglio comunale aperto». Partendo dal primo parere sul Bilancio 2013 emesso dai Revisori dei Conti del Comune (che bocciava il documento finanziario soprattutto per mancanza di documentazione riguardante l’Asp) per poi rifarsi al secondo parere, quello positivo ma su cui il Collegio ha espresso numerose perplessità, il M5S vuole evidenziare i dati più preoccupanti sullo stato di salute dell’azienda.

«Il budget dell’Asp doveva essere approvato entro il 31 dicembre 2012 e non a metà maggio – spiegano gli attivisti – Vorremmo capire come faccia ad avere 17 milioni di crediti, di cui 7.072.000 euro di TIA (Tariffa igiene urbana tra il 2004 e il 2012); quanti di questi soldi sono ancora esigibili e perché non sono stati riscossi fino ad oggi. Anche per il servizio a noleggio – proseguono i consiglieri – sappiamo che, relativamente agli ultimi 5 anni, c’è un credito che ammonta a 500.000 euro circa. Ci risulta che, tra le aziende debitrici, ce ne siano alcune che hanno utilizzato più volte il servizio senza aver saldato le precedenti fatture». Il M5S, ricordando che la partecipata avrebbe dovuto consegnare al Collegio dei Revisori del Comune tutta la documentazione finanziaria almeno 45 giorni prima del suo pronunciamento, riporta quanto scritto dal medesimo Collegio il 21 maggio scorso dando parere favorevole al Bilancio 2013.

Tra le criticità sull’Asp sollevate dai revisori non solo emerge l’effettiva possibilità di riscuotere i crediti della TIA ma anche la mancata stipula dei contratti di servizio fra Comune e Asp «che ha determinato e continua a determinare instabilità nei rapporti fra i due soggetti, con evidenti coinvolgimenti nella definizione dei rispettivi bilanci previsionali e finali di esercizio. Il Collegio ritiene – si legge sulla relazione – che non sia ammissibile che la più importante Società partecipata del Comune di Asti, la quale presta servizi al comune incidendo per circa 1/3 della spesa corrente del Bilancio comunale, approvi il proprio budget 2013 a metà maggio. Il Collegio ritiene altresì non ammissibile che l’Amministrazione comunale deliberi la proposta del proprio Bilancio di previsione prima che la più importante Società controllata definisca il proprio budget annuale, in assenza di un contratto di servizio validamente siglato fra le parti».

C’è poi la questione del taglio dei km sul trasporto urbano mentre, rincarano Zangirolami e Giargia, «l’amministrazione dice di voler valorizzare il Tpl. Da 1.340.000 km percorsi nel 2012 arriveremo a 771.000 km nel 2014. Si tratta di un controsenso perché l’Asp ha appena acquistato 12 autobus per circa 3.000.000 di euro, più altri 3 già previsti, ed eventualmente ulteriori 9 da comprare in futuro. C’è il rischio che si prendano nuovi bus per non farli girare. Inoltre, secondo le carte che abbiamo in mano, il servizio di navette elettriche cesserà il 1° settembre e con esso anche il trasporto festivo delle linee A e B». Sempre sulla carta ci sono i famosi esuberi all’Asp (25 dipendenti nel 2013; 5 nel 2014 e 4 nel 2015) causati dai tagli della Regione al Tpl, tagli che nessuno ha ancora potuto quantificare con certezza. «Un’altra situazione illogica se pensiamo ai tanti crediti che l’Asp vanta nei confronti di clienti insolventi».

Il Movimento 5 Stelle non intende soprassedere su quella che considera una situazione preoccupante e non esclude di presentare un esposto alla Corte dei Conti «perché faccia chiarezza su eventuali responsabilità rispetto alla situazione che si è venuta a creare e che non è più sostenibile per il Comune di Asti». Tra le ulteriori contestazioni mosse nei confronti dell’azienda anche la mancanza sul sito internet dei bilanci successivi al 2010. «Per noi questo è un brutto segnale perché i bilanci sono documenti importanti che devono essere consultabili facilmente da chiunque ne abbia interesse. Vogliamo che questi bilanci vengano pubblicati on line al più presto». Per il M5S le questioni sollevate non possono più essere rimandate all’infinito e per questo c’è l’intenzione di chiedere il Consiglio comunale aperto già prima della fine dell’estate.

Riccardo Santagati

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