C’è un doppio invito legato al nuovo numero di Astigiani, la rivista di Storia e storie in edicola dal 13 dicembre. Il primo, lanciato già dalla copertina, è rivolto a Paolo Conte, partendo dalla grande e bella mostra in corso a Palazzo Mazzetti: «Avvocato, ci disegni ancora il Palio» ricordando quello che firmò nel 2007. Per l’occasione, Astigiani ha raccolto tutti i numeri della rivista che contengono un articolo dedicato a Conte; le collezioni da otto riviste saranno in offerta presso la sede di via San Martino 2 al prezzo di 40 euro (invece di 64) fino a esaurimento arretrati.
L’altro invece riguarda i lettori della rivista: sabato 13 dicembre, prima della presentazione ufficiale nella chiesa di San Giuseppe di piazza Cairoli, ci sarà la possibilità di visitare museo dedicato a San Giuseppe Marello, (adiacente alla Chiesa) uno dei beni culturali meno conosciuti della città.
Marello, il «santo dimenticato» è uno degli argomenti trattati dalla rivista che offre un sommario molto ricco. Tra le curiosità, Piercarlo Grimaldi, accompagna i lettori alla scoperta dei simboli conservati su capitelli e decorazioni delle chiese romaniche astigiane: non mancano i rifierimenti a seni femminili, sederi e falli scoperti, «la gioiosità sensuale come richiamo alla felicità ultraterrena». In apertura la «fotografia» scattata dall’Inps sull’andamento socio-demografico dell’Astigiano.
Agnese Argenta torna al 1929 e al processo di accorpamento delle «ventine» da parte del Comune di Asti per diventare capoluogo della futura Provincia. E rimanendo in quel periodo, si ricorda il villaggio dei ferrovieri costruito negli anni Venti sull’attuale corso Matteotti.
Il direttore della rivista Sergio Miravalle firma la rubrica «Confesso che ho vissuto» che propone un’intervista a Michele Maggiora, farmacista in pensione e già presidente della Fondazione Cr Asti.
Scorrendo la rivista, si trova la storia di una famiglia astigiana di origini albanesi scritta da Santina Cela, autrice premiata con una delle borse di ricerca «Luciano Nattino», un approfondimento sulla storia del castello di Castell’Alfero e le tradizionali rubriche. Un ampio portfolio è dedicato all’ultima edizione del Bagna cauda day, che ha raccolto 30 mila commensali in 160 locali di mezzo mondo.
Al termine della presentazione di Astigiani, panettone e brindisi per lettori e soci.