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Il Palio Infiamma AstiL'appuntamento più atteso e incerto
Attualità

Il Palio Infiamma Asti
L'appuntamento più atteso e incerto

Ormai ci siamo… Mancano le ultime limature, i preparativi stanno per essere completati. Domenica sarà Palio. Il quarantottesimo dall’anno della ripresa. Una manifestazione che nel tempo ha saputo

Ormai ci siamo… Mancano le ultime limature, i preparativi stanno per essere completati. Domenica sarà Palio. Il quarantottesimo dall’anno della ripresa. Una manifestazione che nel tempo ha saputo ritagliarsi spazi sempre più importanti, crescendo costantemente e superando le scontate e inevitabili difficoltà incontrate sul proprio cammino. Il nostro Palio richiamerà in città tantissimi turisti. La meravigliosa e suggestiva rievocazione storica, che troverà adeguata celebrazione nella sfilata precedente la corsa, sarà una formidabile vetrina in ambito nazionale della Festa che ci apprestiamo a vivere. I ventuno contendenti è come se già fossero al canapo. La battaglia sarà dura, aspra. Come sempre. Da Borghi, Rioni e Comuni arrivano notizie più o meno filtrate, messaggi talvolta criptati per mascherare e non svelare le proprie velleità e portare invece alla luce ciò che sta accadendo in casa dei nemici. Nell’ormai abituale borsino che ogni anno pubblichiamo sulla prima pagina del nostro giornale indichiamo la Torretta quale favorita numero uno per il successo. I biancorossoblu hanno sfiorato il Drappo l’anno passato e per loro migliorare la grande prestazione di dodici mesi or sono vorrebbe dire mettere in bacheca il Palio dipinto da Sciavolino.

Il numeroso e agguerrito Comitato presieduto da Giovanni Spandonaro ha mire elevate in virtù di due purosangue di ottimo livello e di un fantino che ad Asti quasi mai ha offerto prestazioni in sordina: Giuseppe Zedde, detto Gingillo. Lo “Zeddino” dovrà principalmente vedersela, stando alle notizie captate nelle ultimissime ore, con Sebastiano Murtas, detto Grandine, monta della Cattedrale, e Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, che domenica indosserà la casacca di Santa Maria Nuova. Impossibile però trascurare ciò che potrebbe estrarre dal suo magico cilindro Maurizio Farnetani, il mitico Bucefalo, quest’anno tornato a Tanaro dopo la trionfale avventura in biancoverde del 2012. Il suo più accanito rivale, il fantino che più di tutti cercherà di negargli la gioia del suo nono successo personale, sarà Silvano Mulas, detto Voglia, per il terzo anno consecutivo a San Secondo. “Outsider” di lusso potrebbe diventare San Silvestro, che disporrà del purosangue dominatore del Palio dell’anno scorso. Gravosa la responsabilità che ricadrà sulle spalle di Gianluca Mureddu, detto Filoferru, il fantino che gli oro-argento hanno scelto per la corsa di domenica.

Poi Nizza, che monterà Giovanni Atzeni, reduce da due strepitosi successi sotto la Torre del Mangia; qualora Tittìa riuscisse ad imporsi passerebbe alla storia per essere stato l’unico a vincere lo stesso anno due volte a Siena e poi ad Asti. Agguerriti anche tutti gli altri: San Paolo con “Bighino”, fantino che domenica si giocherà ad Asti una carta importante, forse decisiva, della sua carriera. Santa Caterina, che con coraggio e non senza rischi ha ripescato Luca Minisini, San Martino San Rocco, che monterà l’esperto e scaltro Alberto Ricceri, Baldichieri, con lo straordinario ed imprevedibile Martin Ballesteros e San Pietro, che ha affidato un gran cavallo al giovane emergente Andrea Farris. Pazienza ancora un giorno, poi si vedrà chi ha fatto la scelta migliore.

Massimo Elia

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