«Il Palio attualmente è una manifestazione prevalentemente cittadina o essenzialmente turistica? E chi assiste al Palio? Sono più astigiani o più turisti?» A chierderlo al sindaco, tramite
«Il Palio attualmente è una manifestazione prevalentemente cittadina o essenzialmente turistica? E chi assiste al Palio? Sono più astigiani o più turisti?» A chierderlo al sindaco, tramite uninterrogazione, è il consigliere di minoranza Angela Quaglia (Forza Italia) che solleva uno dei quesiti storici di Asti: il Palio, una delle manifestazioni simbolo della nostra città, interessa più chi ci vive o chi viene da fuori?
«Questa è, peraltro, una domanda che molti astigiani, appassionati e non della manifestazione, si fanno – scrive il consigliere – Lobiettivo del Comune è da sempre quello di rendere il Palio un evento turistico di portata nazionale: gli sforzi organizzativi ed economici sostenuti finora (anche attraverso lapprezzabile e solerte lavoro dei Comitati durante lanno) quali risultati hanno ottenuto in questa edizione?»
Per questi motivi il consigliere dellopposizione interpella il sindaco Brignolo per conoscere: «quanti spettatori paganti hanno assistito alla corsa del Palio in tribuna; quanti sono stati gli spettatori astigiani e quanti i forestieri presenti in tribuna; da dove provenivano gli spettatori non astigiani (Piemonte, altre Regioni, Stati Europei ecc.); a quanto è ammontato lincasso derivante dalla vendita dei biglietti; qual è il bilancio economico della manifestazione: entrate e uscite sostenute dal Comune, contributi degli sponsor, mancati incassi ASP per labolizione dei parcheggi in piazza Alfieri in coincidenza con lallestimento delle tribune e, infine, quali si ritiene siano i punti di forza e i punti di debolezza della manifestazione».