Cerca
Close this search box.
zona Cattedrale Asti12
Attualità
Querelle

Il PD sul decoro urbano: «Da città della cultura a quella della sciatteria»

Dal centrosinistra l’affondo sul degrado delle zone centrali dove si trovano alcuni dei monumenti più importanti di Asti

I corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico tornano spesso di grande attualità durante una campagna elettorale; anche ad Asti. L’avvicinamento delle elezioni serve non solo ad alimentare prese di posizioni su grandi progetti strategici per la città (collegamento sud/ovest, sviluppo della logistica, investimenti del PNRR), ma anche su questioni apparentemente più banali. Ad esempio il decoro del centro storico che il Partito Democratico ha recentemente setacciato segnalando alcune situazioni di degrado ben poco compatibili con lo storytelling di una città turistica che punta alle sue “storie di bellezze” per richiamare sempre più visitatori. Decoro che viene tirato in ballo ad ogni campagna elettorale, ma più o meno sempre con gli stessi scarsi risultati.

«In questi quattro anni, come abbiamo sognato con i grandi progetti realizzati (nessuno) lo sappiamo in tanti – commentano con sarcasmo dal PD – Quanto agli interventi per rendere la città più ordinata e vivibile, abbiamo molti esempi che dimostrano il grado di permanente e negligente trascuratezza in cui il Comune tiene Asti». Ad esempio, continuano dal PD, nella zona Cattedrale tra musei e monumenti ad alto afflusso di visitatori.

«Sulla facciata dell’Archivio Storico comunale, nonché Museo del Palio, ecco una grande scritta (e tante altre minori) con un inequivocabile vaffa… Noi le persone le accogliamo così – segnalano i democratici – A due passi c’è la Domus Romana: il cartello all’ingresso è vandalizzato, ma la Fondazione Asti Musei, che brilla con Palazzo Mazzetti sulla via Maestra, continua a non accorgersene. Noi la cultura la promuoviamo così. Andiamo in piazza Cattedrale per riempirci gli occhi di splendore. Si fa notare il totem turistico “Asti storie di bellezza” vandalizzato e posizionato accanto a una campana del vetro anch’essa deturpata. Due storie di bellezza, di cui il Comune non si accorge da anni. La città della cultura è diventata la città della sciatteria: – continuano dal PD – è sotto gli occhi di tutti. Sono imbarazzanti l’indifferenza e la trascuratezza quotidiana in cui i nostri amministratori affondano Asti, senza neanche provare a mascherare o rimuovere problemi minimi come un totem vandalizzato».

Certo, nulla che non fosse già stato detto e scritto più volte, non da ultimo sul nostro giornale proprio qualche mese fa durante un sopralluogo tra la zona della Cattedrale e le Antiche Mura.

Il Partito Democratico si spinge un po’ oltre, fino alla Torre Rossa di Santa Caterina, un altro monumento molto visitato.
«Sappiamo che non è di proprietà del Comune, ma poiché stiamo parlando di decoro urbano e dei tanti turisti che la vanno a guardare, potrebbero i nostri amministratori invitare la proprietà a rimuovere la rete antipiccioni sfondata e a fare ripulire il basamento dai rifiuti?»

Problemi anche in piazza De André, zona universitaria con altre storie di ordinaria bruttura.
«Un cahiers de doléances, – concludono dal PD – al quale il nostro partito e la coalizione della quale facciamo parte, se sarà chiamata a governare la città, metterà subito mano».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale