Mentre il PDL locale continuava, nella prima serata di lunedì, a tenere incrociate le dita per i due candidati astigiani alla Camera, Roberto Marmo e Marco Galvagno, il partito incominciava già ad
Mentre il PDL locale continuava, nella prima serata di lunedì, a tenere incrociate le dita per i due candidati astigiani alla Camera, Roberto Marmo e Marco Galvagno, il partito incominciava già ad assaporare il successo riscosso sia sul nostro territorio sia a livello nazionale, secondo i dati, pur non definitivi, emersi via via nel corso dello spoglio dei voti. Nellattesa di sapere con certezza i risultati ultimi, sono state parecchie le considerazioni emerse in merito a queste elezioni. A partire dalla soddisfazione per lesito ottenuto.
Ovviamente – ha affermato il coordinatore provinciale, Paolo Milano – cera la speranza, fin dal ritorno in campo di Berlusconi. Ora i dati premiano, anche in merito al lavoro svolto sul territorio. Non si sa ancora nulla circa le candidature di Marmo e Galvagno, ma di certo sarebbe importante per lastigiano avere una rappresentanza. In caso di successo, la prima cosa verso cui ne indirizzerei loperato sarebbe il portare avanti i punti sottoscritti, giorni fa, nel contratto con gli astigiani e insieme ringraziare questi ultimi per la fiducia rinnovata nel PDL. Lelettorato moderato continua ad esistere e crede nella scelta di campo chiesta da Berlusconi.
Soddisfazione anche da parte di Roberto Marmo, nonostante lattesa, ancora nella prima serata di ieri, di conoscere il proprio verdetto. Anche se bisogna vedere come finirà – ha detto – sono contento per lesito conseguito dal mio partito e dalla coalizione di centrodestra nel complesso. Esito che premia un lavoro importante. Sono inoltre soddisfatto che il PDL sia risultato nella mia città (Canelli, ndr) il primo partito sia alla Camera sia al Senato. Se si confermano questi dati – ha aggiunto Marco Galvagno – il mio sogno di portare a Roma un astigiano dellarea di centrodestra diventa una possibilità sempre più vicina. Premesso che la mia candidatura è di servizio e di squadra, il mio obiettivo è raggiunto ovvero quello di imprimere una forte spinta al team astigiano, nel cui ambito ero un rematore. Ma cosa ne pensa il PDL dellexploit dei grillini?
Il perché – ha commentato Milano – è sotto gli occhi di tutti. La politica non ha brillato molto ultimamente, per cui si tratta di un voto di protesta. Il famoso 30% di elettori, che non andava a votare, ha trovato cioè una forza che risponde al proprio malcontento. Il rischio però dellingovernabilità non fa piacere. Mi auguro che questo porti a una riflessione in ambito politico. Riflessione che rientrerà tra le cose interne al PDL. Premesso – ha sottolineato Galvagno – il rispetto per chi ha dato il voto a Grillo, cè però preoccupazione per quanti lo hanno votato e per la stabilità. In merito, infine, allaffluenza alle urne, pari a circa il 74% nellastigiano, Milano ha concluso: E segno che gli elettori vogliono essere i registi della politica, anziché rimanere passivi.
m.z.