Procuratore della Repubblica e Questore lo hanno sottolineato in chiusura della conferenza sugli arresti e il sequestro di armi illegali e droga in alloggi di Praia: «Questa operazione di polizia non sia occasione di ulteriore criminalizzazione del quartiere. Piuttosto venga intesa come parte di quel lavoro di prevenzione che tante istituzioni e associazioni stanno facendo per riportare legalità e rispetto fra i palazzi popolari».
In prima linea, in questo lungo, difficile e costoso percorso di ricostruzione dell’anima di Praia, vi è sicuramente l’Atc, l’Agenzia territoriale casa proprietaria della quasi totalità degli appartamenti nel quartiere.
Progetti, bandi, protocolli che sfruttano ogni centesimo disponibile per fare lavori di ristrutturazione dei palazzi che risentono pesantemente della loro età ma anche per coinvolgere gli inquilini in un “patto” che vuole superare la distanza e l’opposizione che troppo spesso ha caratterizzato i rapporti fra fruitori delle case popolari e loro gestori.
«A breve partiranno i primi lavori di ritocchi e piccola manutenzione ordinaria in un condominio di via Madre Teresa di Calcutta – annuncia il presidente Atc Leonardo Prunotto – Sono stati assegnati nell’ambito del protocollo sperimentale, unico in Italia, che affida questo tipo di interventi agli inquilini stessi dei palazzi con fornitura di attrezzature e materiale da parte dell’Atc. Di richieste ne sono arrivate tante e stiamo scegliendo quali lavori possono rientrare nel protocollo. Se funzionerà ad Asti, sarà esteso a tutte le Atc del Piemonte Sud».
Un’iniziativa che punta alla collaborazione e alla responsabilizzazione fra inquilini e con l’Atc.
Presto partirà un altro progetto di taglio più specificamente sociale mentre anche a Praia sono stati assegnati degli alloggi (sono 5 in totale) in autorecupero: i lavori per diventare abitabili li fanno gli inquilini e scalano le spese dagli affitti. Altro esempio di impegno di chi li abita che ne avrà più cura, mettendoci soldi e fatica propri.
«Dalla Regione abbiamo ricevuto un finanziamento per rimettere in sesto altri 5 alloggi, sempre in zona Praia – prosegue Prunotto – attualmente vuoti perchè inagibili. A lavori finiti, andranno a soddisfare le esigenze di altre 5 famiglie». Dai fondi Pnrr è uscita la completa riqualificazione energetica di un grande condominio di via Pavese e di un altro in via Pasolini che ha riguardato 28 alloggi con abbassamento delle bollette degli inquilini e con il fondo sociale collegato è stata rifatta l’area giochi dell’asilo del quartiere, ora diventato un parco per i piccoli.
Considerando anche la ripartenza del piano vendita, sui 1530 alloggi popolari in carico all’Agenzia, ne rimangono attualmente vuoti solo 8.
«Ha ragione chi dice che Praia vuole affrancarsi dalla nomea di quartiere ad alto tasso criminale – ha detto il presidente Prunotto – perché noi ogni giorno avvertiamo un sentimento diverso fra gli inquilini che offrono più collaborazione, più segnalazioni, più proposte. Sono più pronti a lavorare con noi alla soluzione dei problemi senza un’opposizione fine a se stessa. E questo spinge noi del consiglio di amministrazione, con il rappresentante astigiano Mossino e il personale degli uffici che sta lavorando con grande impegno, a fare sempre di più e meglio».
Intanto due aggiornamenti: la palazzina sgomberata di via Gancia è diventata di totale proprietà dell’Atc che deciderà in autonomia se ristrutturarla o demolirla e ricostruirla. E poi Collina Volta. Anche l’Atc ha messo a bilancio il conguaglio da versare al Comune dopo la lunga causa di esproprio ma solo sulla differenza di valore delle aree.
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Chiesa sconsacrata
- Daniela Peira