Sarà più che una «rimpatrata»: Flavio Dezzani, 84 anni compiuti da poco, l’uomo che «ha insegnato agli italiani come si scrivono i bilanci» torna là dove tutto iniziò, il Giobert.
Domani, mercoledì, dalle 10 parteciperà ad un incontro con gli allievi delle quinte, voluto fortemente dall’Istituto (con la dirigente Patrizia Ferrero e il vicepreside Mario Fassio) che frequentò negli Anni ‘50, iniziativa realizzata in collaborazione della Fondazione Goria e l’Ordine provinciale dei commercialisti.
Flavio Dezzani ha un curriculum lungo tre pagine: nato a Callianetto nel 1941, figlio di agricoltori, è stato per oltre 40 anni docente di Ragioneria ad Economia e commercio, è stato Direttore dell’Istituto di Economia aziendale e di Ragioneria, commercialista (recentemente premiato per i 60 anni di iscrizioni all’Ordine), consulente dei ministri Reviglio e dell’astigiano Goria (che fu alllievo del Giobert). Ha fatto parte del Comitato Tecnico del Ministero delle Finanze e in questa veste ha partecipato alla stesura dei Testi Unici delle imposte dirette. Infine è stato Revisore dei conti in numerose società.
In occasione della premiazione per i 60 anni di iscrizione all’Albo dei commercialisti, aveva raccontato: «Quando è stata introdotta la riforma fiscale, nei primi anni Settanta, ho girato l’Italia in lungo e in largo, dalla Sicilia al Friuli. Erano gli anni della modernizzazione dei sistemi di contabilità e fiscale e io dovevo viaggiare qui e là per spiegarli». Delle sue origini ricorda: «Sono di Callianetto, come Gianduja, anche se sulla carta di identità c’è scritto Asti, perché sono nato nel 1941, in piena guerra mondiale: anno orribile». E’ stato amico e collaboratore stretto di Gianni Goria, che fu ministro e poi presidente del Consiglio. Di quel rapporto ricorda: «Goria è stato un uomo fondamentale, anche per l’agricoltura italiana: a lui si deve la legislazione sulle Doc e Docg dei prodotti vinicoli, che ha fatto fare un salto di qualità enorme ai vini italiani».
Il programma
La mattinata si intitola «Flavio Dezzani: Giobert dove è nata la mia passione». Dopo i saluti della Dirigente Patrizia Ferrero, si apriranno gli interventi con l’introduzione di Carlo Cerrato (giornalista e direttore Fondazione Goria) che spiegherà che cos’è la Fondazione Goria e come si è sviluppata in 20 anni; seguirà Marco Goria (presidente della Fondazione intitolata al padre): «Giovanni Goria, cosa ha fatto dopo aver frequentato il Giobert?». E’ prevista a questo punto la «lectio» del professor Flavio Dezzani: «Giobert dove è nata la mia passione» che spazierà dai ricordi scolastici («all’epoca era in via Goltieri dove ora c’è la biblioteca Astense»), all’amicizia con Goria ad un’analisi dello sviluppo economico.
Al termine è prevista la visita di Dezzani alla Fondazione Goria.
Una risposta
Meno male che siamo in democrazia. Avrei voluto dissociarmi dal coro di lodi. Ma vi sono problemi di internet. Distinti saluti Carla Marmo