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Il rettore Serpone: «Sconfitti i nemici e la malasorte»
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Il rettore Serpone: «Sconfitti i nemici e la malasorte»

Franco Serpone, Rettore vittorioso, ha azzardato e gli è andata bene. Dopo la squalifica ricevuta da Tonino Cossu l’anno precedente per presunte irregolarità alla mossa, ben pochi avrebbero avuto

Franco Serpone, Rettore vittorioso, ha azzardato e gli è andata bene. Dopo la squalifica ricevuta da Tonino Cossu l’anno precedente per presunte irregolarità alla mossa, ben pochi avrebbero avuto il coraggio di ridargli fiducia. Serpone lo ha fatto. «Siamo scesi dall’Aventino per vincere. Dopo quanto accaduto non soltanto l’anno passato ma anche nel 1988 e 1989, era nostra intenzione non presentarci al canapo per protesta. Poi – prosegue Serpone – la voglia di dimostrarci superiori alla malasorte e a chi ci aveva danneggiato ha prevalso». Tonino Cossu, fantino gialloverde: «Stavo dietro alla mossa perchè non avevo il posto per entrare. Nel Palio è possibile vincere anche in rimonta, con un cavallo che sappia “pedalare” forte. Il mio purosangue in rettilineo era una scheggia, ma aveva qualche problema al canapo. Tutto risolto, è andata alla grande».

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