Una collezione di storie, a tratti eroiche, degli uomini e delle donne che fecero grande l’impresa del Canellese, una raccolta di ricordi documentata dagli autori direttamente dai protagonisti o da testimoni d’eccezione. Uno spazio speciale è stato riservato al padre dell’enomeccanica canellese, Tommaso Culasso, detto “Masino”, il cui genio è stato disegnato da Lavina e Billella attraverso le testimonianze di Bruno Isnardi e Gino Careddu.
«Tra le curiosità che svela il libro, si segnala il capitolo in cui si parla di futuro – ha evidenziato il presidente dei rotariani Paolo Marmo – il distretto industriale per il packaging e l’imbottigliamento di Canelli e della Valle Bello, “Atpica”, oggi già consta di tante eccellenze produttive ma è pronto ad accoglierne tante altre, per sostenere il nostro il territorio, le sue risorse, la sua industria».