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Il saluto della Virtus a giocatori, tecnici e genitori

Società che educa con il calcio. Prazzo:«Divertirsi rispettando gli altri»

Da 51 anni un’intensa attività tra i giovani

Rompete le righe” natalizio per i giovani atleti della Virtus. Sabato Mattina, al campo sociale del San Paolo in viale Italia, i ragazzi della società calcistica giovanile si sono dati appuntamento con genitori e dirigenti per gli auguri di prammatica. Con il vicepresidente Aldo Prazzo allenatori, staff tecnico, i responsabili del sodalizio, gli assessori Giovanni Bocchino e Alessandro Capra e i parroci don Mario Montanaro e don Ludovico Simonelli. Prazzo ha ricordato la storia “virtusina”, società rifondata nel 1968, «fatta soprattutto di volontariato per infondere nei ragazzi la capacità di stare insieme, rispetto, collaborazione, impegno e accettarsi l’un l’altro» confermando che «la Virtus non esclude nessuno, accettiamo tutti i ragazzi che vogliono giocare a calcio e divertirsi». Giovanni Bocchino e Alessandro Capra hanno ripercorso un po’ della loro storia sportiva fatta di primi calci proprio con questa maglia. «La Virtus è un valore per tutta la città, insegna valori positivi, offre la possibilità di divertirsi nel modo giusto ai giovani. Questo è un bene per la nostra società».

Don Mario e don Ludovico: «Realtà importante»

Per don Mario e don Ludovico è stato il primo contatto con il sodalizio biancazzurrro. A Canelli da fine settembre «stiamo conoscendo poco alla volta il ricco humus del volontariato e della solidarietà cittadina» ha detto don Montanaro. Che ha ricordato i suoi trascorsi giovanili nella Voluntas Nizza, lui nicese ma con radici canellesi, le accese partite proprio con la Virtus dove c’era agonismo e un sano campanilismo. «Credo molto nello sport come mezzo educativo – è stato il suo pensiero lasciato ai giovani -. Divertitevi, non perdete mai il senso del gioco mettendo a frutto gli insegnamenti positivi che vi vengono dati. Un po’ di agonismo, come nella vita, è necessario, ma non deve farvi perdere di vista il senso delle cose, il rispetto per l’altro, la collaborazione con la squadra».

Foto di gruppo con i 135 giocatori tesserati, nati tra il 2007 sino al 2013, e i genitori prima della merenda con pane&Nutella, aranciata e la foto della propria squadra donata ad ogni atleta.

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