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Il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato vince il concorso nazionale del Fai “I Luoghi del Cuore” (video)

L’Astigiano, grazie al sito religioso e culturale che ha incassato 72.050 preferenze, sale per la prima volta sul gradino più alto del contest

È un successo storico quello ottenuto dal Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato che trionfa nella 12° edizione del censimento nazionale del Fai – “I Luoghi del Cuore”, posizionandosi al primo posto della classifica nazionale con 72.050 voti. Un successo straordinario, meritatissimo, raggiunto grazie a un gioco di squadra.

L’Astigiano, grazie al Santuario Nostra Signora delle Grazie, sale così per la prima volta sul gradino più alto del concorso del Fai. Il luogo vincitore è strettamente legato alla figura di Don Bosco, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dall’abbandono. I voti sono stati raccolti non soltanto sul territorio, ma anche nelle scuole salesiane in vari Paesi del mondo, dall’India alla Colombia, dalle Filippine al Messico, in nome dell’attualità e dell’importanza dell’eredità educativa del fondatore.

Suor Paola premiazione del Fai
Suor Paola del Santuario Nostra Signora delle Grazie insieme ad Antonio Adinolfi, Capo delegazione del Fai di Asti e Marco Magnifico, Presidente del Fai

Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti, una straordinaria espressione di coinvolgimento attivo e coesione sociale. Una conferma che il programma, promosso da Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese.

Gruppi radicati sui territori, che hanno scelto il censimento del Fai per esprimere l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario. In questa edizione sono ben 221 i luoghi – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto da oggi all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale.

Il Santuario Nostra Signora delle Grazie

Sorto nel cuore collinare del Monferrato, immerso nel paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco dal 2014, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie è un simbolo spirituale e identitario per i nicesi e per la famiglia Salesiana. Il convento fondato nel XV secolo – di cui oggi, però, quasi non resta traccia – ha ospitato nel tempo diverse congregazioni francescane, fino alla soppressione nel 1858 e alla trasformazione in cantina vinicola nel 1871. Le sorti cambiarono nel 1877, quando don Bosco, invitato dal conte Cesare Balbo, acquistò il complesso per farne la Casa Madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Ordine femminile che aveva istituito nel 1872. Don Bosco lo frequentò fino alla scomparsa, ma la fama del Santuario si lega anche alla figura di Madre Maria Mazzarello, canonizzata nel 1951.

Il Santuario, che ha segnato profondamente la vita religiosa e sociale del territorio, è inglobato nell’istituto scolastico, coevo alla fondazione; oggi accoglie studenti dal nido alle secondarie e ospita alcune aule destinate alla formazione dei migranti. Ogni anno, inoltre, numerosi pellegrini da tutto il mondo visitano “la Madonna”, come è affettuosamente chiamata dai nicesi, per riscoprire le radici salesiane e rinnovare la propria fede. Il Comitato “La Madonna”, guidato dalle stesse religiose – qui vivono infatti ancora tredici suore – ha sostenuto la candidatura a “I Luoghi del Cuore” per rendere più noto, preservare e valorizzare questo luogo di spiritualità e memoria condivisa, con la sua spiccata vocazione per l’educazione. Il Santuario necessita inoltre di alcuni interventi, dal rifacimento dell’impianto elettrico ad alcuni lavori di ripristino della chiesa.

Da segnalare anche la 58° posizione nazionale, l’8° per quanto riguarda il Piemonte, del Castello di Frinco grazie ai suoi 7.217 voti. Il Castello di Frinco domina ancora oggi il borgo astigiano con la sua possente struttura, segnata da torri merlate e archi gotici: nei secoli ha visto il susseguirsi di famiglie nobiliari come i Pelletta, i Turco e i Mazzetti, questi ultimi titolari del diritto di Zecca. La sua posizione strategica lo rese teatro di scontri tra Guelfi e Ghibellini e, durante la Prima guerra mondiale, centro di internamento per prigionieri austro-ungarici. Dopo il crollo di un avancorpo nel 2014 e anni di abbandono, il castello è passato al Comune nel 2019. Dal 2021 sono stati avviati lavori di consolidamento, seguiti da un ambizioso progetto di recupero dell’ala sud cominciato nel 2024. Il Comitato “Fortezza del Monferrato” è nato per sostenere il rilancio del sito, simbolo storico del territorio, e promuovere sinergie tra enti locali. Il bene necessita ora di ulteriori restauri per garantirne la piena fruizione e consolidarne il ruolo culturale.

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