Il sindaco Rasero: “Siamo pronti e non ci faremo prendere di sorpresa”
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha appena terminato una diretta Facebook durante la quale si è rivolto ai cittadini per dare aggiornamenti sul Coronavirus. “Pensavamo che il Coronavirus non ci riguardasse e che riguardasse solo la Cina – ha detto Rasero – Ora dobbiamo essere tutti uniti a qualsiasi livello e come istituzioni. Ritengo che tutte le autorità nazionali stiano cercando di fare il loro meglio per garantire la nostra salute. C’è un unico nemico, il Coronavirus, e dobbiamo arginarlo e trovare una soluzione al problema in poche settimane se non mesi”.
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Rasero ha ricordato il sospetto caso della donna che ieri aveva chiesto l’intervento di un’ambulanza a domicilio per sospetto infezione da Covid-19, poi risultato un falso allarme, ma ha anche aggiunto che “nella serata di ieri c’è stato un secondo caso, sottoposto a test, che a un primo riscontro ha dato esito negativo e su cui si farà un ulteriore approfondimento. Questa mattina anche una cittadina russa si è rivolta alle nostre strutture per sintomi che potrebbero essere riconducibili al Coronavirus, ma che necessitano verifiche”. Quindi 3 ipotetici casi, il primo negativo, il secondo che riguarda un ragazzo che lavora nella provincia di Cuneo, per il quale sono in corso ulteriori accertamenti dopo il primo test negativo e il terzo che riguarda una signora russa.
L’ospedale Cardinal Massaia è ben attrezzato
Il sindaco Rasero ha quindi sottolineato che l’ospedale Cardinal Massaia di Asti “dispone di 8 posti in 8 stanze definite a pressione negative dalle quali non può uscire nulla” e che la Croce Rossa ha già allestito un mezzo speciale per trattare casi potenzialmente riconducibili al Coronavirus. “Ma non siamo in una situazione di emergenza, niente panico – ha aggiunto – Siamo però preoccupati e vigili su quello che sta capitando. Quindi, oltre al mezzo della Croce Rossa e ai letti in ospedale, abbiamo anche ipotizzato dove mettere in quarantena, se occorresse, un numero elevato di persone”.
Rasero ha ricordato che la Regione ha già istituito l’Unità di crisi permanente e che anche le istituzioni locali stanno facendo la loro parte in collaborazione con la Prefettura e tutti gli altri soggetti che possono avere un qualche ruolo in questa vicenda.
“Però chiedo di evitare le fake news – ha commentato il sindaco – dal momento che ho visto decine di persone, sui social, che si sono riscoperti medici e che dicono tutto e il contrario di tutto. Non bisogna creare allarmismi gratuiti”. Rasero ha quindi annunciato la decisione della Regione di disporre di tende da campo davanti i pronto soccorso degli ospedali come ulteriore precauzione e nelle quali si svolgerà una sorta di pre-triage; quindi ha fornito ai cittadini una serie di indicazioni utili per limitare le possibilità di contagio.
Tende pneumatiche davanti ai pronto soccorso
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul “Coronavirus covid19”, ha disposto l’allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus. In pratica, prima di entrare nel Pronto soccorso, si verrà sottoposti alla misurazione della febbre e alle domande necessarie a indirizzare il paziente verso il percorso sanitario più appropriato. La decisione dovrebbe riguardare anche il Cardinal Massaia, ma la conferma arriverà solo nelle prossime ore.