Cerca
Close this search box.
«Il Tar ha bloccato i fondi per le aziende»
Attualità

«Il Tar ha bloccato i fondi per le aziende»

Non ha un attimo di pace il trasporto pubblico locale su gomma. Da mesi le aziende che svolgono il servizio lamentano forti difficoltà a continuare l'attività, tra pagamenti in ritardo e

Non ha un attimo di pace il trasporto pubblico locale su gomma. Da mesi le aziende che svolgono il servizio lamentano forti difficoltà a continuare l'attività, tra pagamenti in ritardo e provvedimenti di riduzioni del servizio decisi dalla Regione, contro cui, peraltro, imprese e Comuni piemontesi hanno presentato ricorso. Un contesto "caldo", quindi, che venerdì è stato "animato" da una ulteriore notizia che ha suscitato forte preoccupazione. La Regione, con un comunicato ufficiale, ha infatti reso noto che l'ordinanza emessa il 30 gennaio dal Tar Piemonte ha bloccato i 150 milioni di euro destinati alle aziende del territorio che ancora attendono le somme a copertura di parte del servizio svolto in passato, prima del 2013. «Avevamo bisogno di queste risorse come dell'aria», afferma Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti. «I ricorrenti hanno impugnato anche gli atti inerenti il piano di rientro. Infatti, l'ordinanza sospende pure la delibera del maggio 2013 con cui è stato approvato il piano di rientro e che, insieme al documento triennale, ci aveva consentito di ottenere dal Governo 150 milioni di fondi Fas da destinare alle aziende del tpl».

Il riferimento è ai ricorsi al Tar presentati da aziende e Amministrazioni locali contro la delibera regionale del maggio 2013 che stabiliva i tagli ai trasporti per le varie province piemontesi che si sarebbero concretizzati da quest'anno. «Stiamo predisponendo ricorso immediato al Consiglio di Stato», prosegue Bonino. «E, inoltre, stiamo valutando l'opportunità di sottoporre all'attenzione della Corte dei Conti il possibile danno che un atto di questo genere crea alla nostra Regione. La sospensiva del piano triennale ordinata dal Tar è incomprensibile, e ancora di più il rinvio per il giudizio nel mese di novembre. A fine anno i servizi saranno già erogati». Intanto ad essere danneggiate sono le aziende, e con loro i dipendenti.

«Non sappiamo cosa fare né cosa aspettarci – commenta Enrico Giachino, titolare delle "Autolinee Giachino" e presidente del consorzio Coas, formato da sette aziende di trasporti astigiane – speriamo quindi che nei prossimi giorni si riesca a venire a capo di questa vicenda. I nodi sono diversi: non sappiamo se i tagli verranno effettuati comunque in provincia di Asti, dato che per ora sono stati solo sospesi, e se verranno sbloccati quei fondi che aspettiamo da tempo a copertura del pregresso. Parliamo di oltre 3 milioni di euro che, in totale, gravano come macigni sui bilanci delle nostre aziende. E poi non dimentichiamo che non abbiamo ancora ricevuto le somme a copertura del servizio svolto a gennaio, dato che con il 2013, a quanto pare, è terminata la buona pratica dei pagamenti a metà mese avviata l'anno scorso dalla Regione. Ci troviamo di nuovo in una situazione di emergenza. Come facciamo ad andare avanti così?».

Molto preoccupati anche i dipendenti delle aziende. «Ancora una volta i nostri stipendi sono a rischio», afferma Maurizio Dovico, autista e presidente del comitato "Sap", autore di due iniziative di protesta contro i tagli al settore. Tutti questi problemi saranno all'ordine dei giorno venerdì 7 febbraio, giorno in cui è prevista, in Regione, una riunione con l'assessore ai Trasporti Barbara Bonino, aperta ad Enti e amministratori, in cui si affronterà il problema del trasporto ferroviario e su pullman. Alla riunione parteciperà sicuramente l'assessore comunale ai Trasporti Mario Sorba che, tra l'altro, lunedì mattina ha partecipato ad un primo incontro in Provincia per discutere dell'integrazione tra trasporto cittadino ed extraurbano in modo da rispettare le indicazioni regionali. In sostanza, come raconta Sorba, si è parlato del fatto che «l'Asp dovrebbe perdere alcune linee frazionali a favore di aziende extraurbane che percorrono i medesimi tragitti, per evitare "doppioni". Comunque è stata solo una prima riunione di un percorso che, comunque, dovrà portare all'integrazione dei due sistemi».

Elisa Ferrando

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: