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Il vescovo di Asti: “Siamo lontani fisicamente ma vicini nello spirito”

Prima messa domenicale, stamattina, celebrata in streaming da monsignor Prastaro a causa dell’emergenza Coronavirus

Stamattina la messa in streaming

Prima messa domenicale in streaming, stamattina, in questo periodo di sospensione delle funzioni religiose a causa dell’emergenza Coronavirus.
La celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Marco Prastaro, si è tenuta nella cappella del Vescovado alle 10.30 ed è stata trasmessa su YouTube.
“Siamo lontani fisicamente ma vicini nello spirito – ha esordito monsignor Prastaro – anche perché sento che questa piccola cappella è piena di tutti noi. Cerchiamo, quindi, di vivere bene questo momento che si prepara alla Pasqua”.
Dopo le letture (a cura di suor Gabriella Greco e di Davide Celestre) e il brano di Vangelo, è seguita l’omelia.

L’omelia

“Stiamo vivendo giorni di fatica, inquietudine e ansia per il diffondersi del virus – ha sottolineato il vescovo – in cui la vita quotidiana e le nostre abitudini sono state sconvolte. In tale contesto possiamo pensare che Dio ci abbia punito, ci abbia dimenticato. Ma è sbagliato, perché questa non è la verità del Dio dei Cristiani”.
Quindi il riferimento alle letture del giorno. “La Parola di Dio di stamattina spiega che proprio nelle situazioni difficili può nascere la vita, la fede, la gioia. Quindi ci spiega come tornare alla sorgente da cui la nostra vita proviene. Questi giorni di ritiro forzato possono essere un’occasione, allora, per capire il senso pieno della vita affidandoci al Signore che appunto, come si evince dal brano di Vangelo, è acqua viva che zampilla”.
Da qui le parole di incoraggiamento. “Il Vangelo di oggi – ha continuato – ci dà consolazione e motivo di speranza. Nessuno deve scoraggiarsi. Chiediamo quindi al Signore che dia la forza e la salute, ai medici e agli operatori sanitari, per combattere la battaglia contro questo virus, che non si vede ma che purtroppo c’è “.

Il ricordo dei defunti

Il vescovo ha quindi ricordato, recitando l’Eterno riposo, tutti i defunti mancati in queste settimane, non solo per Coronavirus, dato che “non abbiamo potuto seppellirli né stare vicini alle famiglie”. Poi, al momento della Comunione, ha invitato tutti a recitare la preghiera della Comunione spirituale, che si poteva leggere in sovraimpressione.

I ringraziamenti

Al termine il vescovo ha quindi ringraziato tutti coloro che avevano seguito la celebrazione; i medici, gli operatori sanitari che stanno lavorando alacremente per salvare vite umane; gli addetti della Croce Rossa e della Croce Verde, le forze dell’ordine e gli amministratori impegnati in prima linea in questa battaglia.
Infine ha invitato tutti ad aderire all’iniziativa “Uniti nella preghiera” promossa da don Simone Unere, rettore del santuario Porta Paradisi, meglio conosciuto come Madonna del Portone (i dettagli nell’articolo pubblicato nel nostro sito). Il canto finale dedicato alla Vergine Maria ha poi concluso la messa, lasciando subito dopo spazio a don Unere che ha illustrato l’iniziativa.

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