Gran parte del Consiglio comunale è stata dedicata all’approvazione dell’esercizio finanziario 2015, a proposito del quale l’assessore alla Finanze, Silvia Benotti, ha voluto fare una premessa alla rendicontazione
Gran parte del Consiglio comunale è stata dedicata all’approvazione dell’esercizio finanziario 2015, a proposito del quale l’assessore alla Finanze, Silvia Benotti, ha voluto fare una premessa alla rendicontazione. «In conseguenza della diversa impostazione del metodo di contabilità previsto dalla legge – ha spiegato – sono cambiate le modalità di iscrizione delle somme accertate, per cui i risultati non sono comparabili a quelli degli esercizi precedenti. Nell’esercizio 2015 la gestione ha dato un risultato positivo di circa 270 mila, con un bilancio di cassa finale di 4.700.057 euro, di cui sono disponibili per l’utilizzo 1.308.720 euro. La differenza è stata accantonata in parte per essere restituita a rate alla Regione Piemonte (PIP) e in parte per i crediti inesigibili, che ammontano a 566.636 euro, una somma alta ma risultante dai nuovi metodi di calcolo. Tuttavia, c’è un 40% di introiti che statisticamente non si riesce ad incassare. Le entrate provengono per il 73% da tributi, il 2% da trasferimenti statali, mentre sono sempre più basse quelle legate agli oneri di urbanizzazione, legati alla pesante crisi edilizia che stiamo attraversando. Dallo Stato riceviamo oggi 14 euro pro capite, contro i 60 euro che sono giunti nel 2013. Il risultato del rendiconto 2015 evidenzia come, nonostante le risorse siano in costante diminuzione, il Comune abbia prodotto un avanzo, grazie all’attenta selezione delle spese correnti, in particolare della spesa del personale, per la gestione dei rifiuti e per l’impianto sportivo».
Il consigliere Dino Franco, pur dichiarandosi favorevole al rendiconto, ha sottolineato che le entrate provengono solo da tributi, per cui è urgente la necessità di ridurle: al momento della votazione, il punto è stato approvato, pur con le astensioni dei consiglieri Valter Valle e Federica Valsania. Sono poi state approvate le indennità ai consiglieri comunali, che restano di 12,37 euro lordi per seduta, con una spesa complessiva di 1.237 euro per l’anno 2016: la minoranza ha invitato la maggioranza a rinunciare al compenso, destinando questa somma a fini sociali. Il consiglio ha quindi discusso delle aliquote IMU e TASI, che resteranno invariate rispetto allo scorso anno. L’assessore Benotti ha precisato che, anche senza il divieto posto dal Governo, il Comune non avrebbe comunque avuto necessità di ritoccare le aliquote. Infine, a proposito dell’addizionale comunale (anch’essa invariata), si è accesa una lunga discussione con il consigliere Valle, che proponeva di ridurla, per dare alla popolazione un segnale di volontà di abbassamento delle tasse. Dal sindaco e dall’assessore Benotti è giunto un segnale di disponibilità a studiare la questione, anche se al momento non è stato possibile accogliere la proposta, perché una riduzione della somma avrebbe comportato il rifacimento del bilancio, con relativa approvazione dei revisori dei conti.
Renato Romagnoli