Il giudice si è riservato di decidere ma, probabilmente, leventuale sentenza non arriverà prima dellinizio della prossima settimana. E durata unora ludienza che, ieri mattina, si è
Il giudice si è riservato di decidere ma, probabilmente, leventuale sentenza non arriverà prima dellinizio della prossima settimana. E durata unora ludienza che, ieri mattina, si è celebrata al tribunale di Asti sul caso della presunta incompatibilità di Brignolo. Presidente della Provincia da un lato, membro del CdA della CrAsti dallaltro, (che fornisce il servizio di tesoreria allEnte di piazza Alfieri), Brignolo si è presentato in udienza insieme agli avvocati Mario Viviani di Milano e Roberto Ponchione di Asti. Dallaltra parte della barricata lavvocato Alberto Pasta che, per conto dei consiglieri comunali pentastellati, ha presentato istanza per chiederne la decadenza da presidente.
Davanti a loro il giudice Marco Bottallo, membro del collegio giudicante. Lavvocato Pasta ha ribadito che la norma del Tuel sullincompatibilità tra i due ruoli di Brignolo si applica senza dubbio alcuno. La difesa ha invece sostenuto, in sintesi, che la legge Del Rio, nel momento in cui ha istituito le Province di 2° livello, avrebbe tacitamente abrogato parte della normativa contenuta nel Tuel e, in particolare, anche larticolo 70 sulla quale si basa il ricorso davanti al giudice. Per Pasta è lo stesso Tuel, invece, a dire il contrario quando, allart. 1, comma 4, riporta che le leggi successive devono esplicitamente modificare le disposizioni contenute al suo interno, quindi anche quanto previsto allart. 70 sullazione popolare («la decadenza dalla carica di presidente della provincia può essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile»). Nelludienza di ieri mattina si sono costituiti anche gli avvocati e consiglieri comunali Maurizio Lattanzio e Marcello Coppo, a loro volta convinti che il Tuel sia applicabile al caso di Brignolo.
r.s.