Ferve l’attività a “Prime Minister Asti – Scuola di politica per giovani donne”, giunta alla terza edizione, dedicata a ragazze tra i 14 e i 19 anni.
«Una scuola nata un po’ per scommessa – racconta Marco Goria, presidente della Fondazione Giovanni Goria che la organizza ad Asti – ma soprattutto una scuola di consapevolezza. Abbiamo iniziato con 30 iscritte a fronte di oltre 100 domande, mentre quest’anno contiamo 56 ragazze».
«Ad ogni lezione – aggiunge il direttore della fondazione, Carlo Cerrato – ospitiamo donne protagoniste di percorsi di successo che, raccontando la loro storia, diventano motivo di ispirazione per tutte le giovani allieve».
Il progetto
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con il contributo di Soroptimist International Club Asti e Associazione Obiettivo Monferrato. I corsi sono gratuiti e prevedono, da settembre a giugno, dieci lezioni. Sabato scorso, nella sede della Fondazione Goria, si è svolto l’incontro sulla prevenzione contro la violenza di genere. Ad intervenire il Questore Marina Di Donato, la presidente Soroptimist Asti, Mariella Saracco, la program director, Valeria Guasco, e la consigliera di Parità, Loredana Tuzii.
«Sono i dati in evidente crescita a dare il senso della quotidiana tragedia nazionale – ha sottolineato Marina Di Donato – una violenza che può essere fisica, psicologica, economica e che, nel caso più tragico, porta all’omicidio».
Il Questore ha esortato a fare rete per permettere a queste situazioni di emergere e, in caso di necessità, ha raccomandato di rivolgersi ai Centri antiviolenza, ai Servizi sociali, all’ospedale, al consultorio, ai servizi socio- assistenziali e, naturalmente, al numero 1522, alle Forze dell’Ordine o all’App YouPol. Ha quindi invitato a non farsi intimidire e denunciare.
Mariella Saracco ha parlato dei progetti e delle finalità del Soroptimist e dell’Associazione Donne Medico di cui è presidente. Valeria Guasco ha illustrato il progetto “Read Signs” e la campagna “Orange” per l’eliminazione della violenza contro le donne, mentre Loredana Tuzii ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza economica per le donne, condizione che consente di limitare il rischio di trovarsi vittime di violenza.
Maroua Tahaoui: «Sono più sicura e ho scoperto nuove realtà»
Maroua Tahaoui frequenta la classe quinta al liceo linguistico Monti. E’ al suo secondo anno alla scuola Prime Minister, dove svolge anche volontariato. «Per me – sottolinea la studentessa – partecipare a queste lezioni è un’esperienza bellissima e unica. Ho imparato a “sbloccarmi”, grazie al fatto che questa scuola mi sta rendendo più sicura, mentre prima ero molto timida e chiusa in me stessa. Inoltre mi sta aiutando a scoprire nuove realtà, a capire tutte le sfide che le donne affrontano ogni giorno nel nostro mondo, ma anche, durante un incontro incentrato sull’informatica, a scoprire cosa intendo fare in futuro. Mi piacerebbe, infatti, lavorare in ambito Stem (discipline scientifiche e tecnologiche), un mondo cui accedono ancora poche donne e che mi affascina molto».
«Mi aiuta ad informarmi e a capire i temi politici»
Sara Ettaher frequenta la classe quarta all’istituto Sella ed è alla seconda esperienza in ambito Prime Minister, dove svolge anche volontariato. Infatti, dopo aver frequentato le lezioni, aiuta le compagne a redigere i progetti. «Questa scuola, oltre che insegnarmi ad essere più aperta verso il prossimo – commenta – mi aiuta ad informarmi e a capire di più i temi politici, mettendomi inoltre in contatto con tante persone con cui ho instaurato legami duraturi. Per quanto riguarda il futuro, ho capito che mi interessa l’informatica dopo averne sentito parlare durante un incontro. E’ stato un argomento che mi ha particolarmente ispirata. Già prima ne ero affascinata, ma questa scuola mi ha fatto capire che potrei continuare in questo ambito i miei studi».
Ludovica Ciliberti: «Questa scuola mi motiva e apre a nuovi interessi»
Ludovica Ciliberti, alunna della classe quarta del liceo economico sociale Monti, frequenta la scuola Prime Minister per il primo anno.
«Avevo sentito parlare di questa opportunità da altre compagne e dagli insegnanti – racconta – ma non ero stata ammessa subito. Quest’anno, finalmente, posso frequentare le lezioni, appurando che “Prima Minister” offre l’opportunità unica di avere un nuovo spirito per affrontare la realtà e la vita in generale. Infatti è una scuola che motiva sotto vari punti di vista e consente di conoscere realtà che nemmeno immaginavo esistessero. Una conoscenza che mi ha aperto un mondo e che, soprattutto, mi ha regalato nuovi interessi che diversamente non avrei coltivato. Sono contenta di frequentare le lezioni e sono curiosa di vedere come saranno i prossimi incontri».